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Dio esiste e vive a Bruxelles

Creato il 24 novembre 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma
Dio esiste e vive a Bruxelles

Presentato a Cannes alla Quinzaine des Réalisateurs e candidato a rappresentare il Belgio nella corsa all’Oscar per il miglior film straniero, Dio esiste e vive a Bruxelles si prepara ad uscire nelle nostre sale dove invece non è mai approdato Mr. Nobody, il penultimo lungometraggio – divenuto ormai un titolo di culto – di quel talentaccio belga che risponde al nome di Jaco Van Dormael.

Non solo Dio esiste ma vive sulla terra, a Bruxelles, in un normalissimo appartamento insieme alla moglie, ridotta perennemente al silenzio dall’iroso consorte, e alla figlia undicenne Ea, ragazzina ribelle e insofferente nei confronti dell’autorità paterna. Dio non si cura troppo dell’umana sofferenza, anzi sembra divertirsi proprio nel gestire e determinarne le disgrazie attraverso il suo computer. Un giorno come tanti Ea decide di opporsi alla crudeltà del padre e, dopo essersi confrontata col fratello maggiore (ovvero Gesù Cristo presente in casa sotto forma si statuetta vivente), ne manomette il pc dopo aver spedito agli esseri umani un sms con la data della loro morte. La ragazzina evade dall’appartamento attraverso l’oblò della lavatrice che la conduce fino ad una lavanderia automatica nel cuore di Bruxelles dove si mette in cerca di sei nuovi apostoli per scrivere insieme a loro il nuovo Nuovo Testamento (da qui il titolo originale del film, Le tout nouveau testament).

Con il consueto stile stralunato, stravagante e surreale, il regista belga mette in scena una storia grottesca, una favola poetica e bizzarra per riflettere ancora una volta sulla natura mortale e imperfetta del genere umano e sulle sue tragicomiche vicissitudini. Innumerevoli le trovate geniali e scoppiettanti con effetti originali e interessanti a livello visivo, diversi i momenti divertenti e irresistibili dovuti soprattutto al protagonista Benoît Poelvoorde, a dir poco istrionico ed esilarante nei panni di un dio terreno abbrutito, suscettibile e rancoroso che si diverte unicamente nel far soffrire le persone. Talmente trascinante e inarrestabile la sua performance da far pensare che il film sarebbe stato ancor più godibile se il suo personaggio avesse avuto uno spazio maggiore.

Dio esiste e vive a Bruxelles è un’opera intelligente e ironica, una commedia brillante e dissacrante che non si prende mai troppo sul serio ma gioca e si diverte nel prendere in giro il divino senza per questo sconfinare nell’oltraggioso o nel cattivo gusto e senza recare offesa ad alcuno, in modo tanto lieve e delicato da renderlo ancor più simpatico e amabile ai nostri occhi.

Un’ultima sorpresa aspetta gli spettatori al termine dei vivaci e briosi titoli di coda dove si riaffaccia un personaggio minore e marginale ma assolutamente spassoso.

Prima dell’uscita ufficiale sono state organizzate una serie di anteprime tra cui quella di martedì 24 novembre alle ore 21.00 al cinema Stensen di Firenze alla presenza di Benoit Poelvoorde.

Boris Schumacher



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