Magazine Cultura
E' un dio che non dorme
e si affaccia agli occhi
del prigioniero e della sua sentinella.
E' un dio che ci vede a occhi chiusi,
una palpebra d'aria, l'altra di acqua,
e non crede in noi.
E' un dio letterario
scritto giorno dopo giorno dalla sete,
la sconfitta e la voglia
di fuggire, inutilmente sempre,
dall'io e dalla sua spietata tirannia.
L'orizzonte, madre degli orfani,
dio dei miscredenti.