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Dio odia il Giappone

Creato il 28 marzo 2014 da Missmaccabei

dio-odia-il-giapponeCoupland ha studiato in Giappone, ottenendo nel 1986 un diploma in Scienza Economiche Giapponesi dal Japan-American Institute of Management Science, e, in “Dio odia il Giappone”, racconta il punto di vista di qualcuno che conosce un Giappone diverso da quello da cartolina.
Nel 2001, Coupland decide infatti di scrivere un volume sul radicale cambiamento della mentalità giapponese, scaturito dalla mancanza di certezze dovuta al crollo del mito di una economia infallibile e al conseguente scoppio della bubble-economy.

Gli appar­te­nenti alla dan­kai juniaa (nome isti­tu­zio­nale della gene­ra­zione dei nati nella prima metà degli anni ’70), tra cui Hiro, il protagonista, e i suoi amici, si ritro­vano a vivere il passag­gio all’età adulta durante il così detto «decen­nio per­duto» del Giap­pone. Ne nasce quindi una nuova gene­ra­zione X, o, come scrive lo stesso Cou­pland, una «non-generazione».

«Siamo mat­ton­cini per­so­na­liz­zati e defor­mati e non ci inca­striamo su nes­suna
piat­taforma», scrive Hiro, come a inter­pre­tare il disa­gio di una gene­ra­zione che non si ritrova più negli schemi edu­ca­tivi e nelle rigide con­ven­zioni sociali del pro­prio Paese, ma che non ha la forza — o la pos­si­bi­lità — di pro­porre un vero cambiamento.

Il romanzo è davvero bello.



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