“Tavolo ribaltabile… taaac, sedia rotante… taaac, posto per commensali che non ci sono… taaac, piatto Fabriano, tovagliolo extra strong, bicchiere di plastica… taaac!”.
Non avrà avuto, certamente, come riferimento il mini appartamento di Pozzetto ne “Il ragazzo di Campagna”, più probabile la chiara ispirazione al Cabanon di Le Corbusier o la botte in cui viveva il filosofo greco Diogene di Sinope, poco amante del lusso, ma Renzo Piano ha impiegato circa 10 anni della sua onorata carriera di architetto pur di presentare questa nuova, sperimentale, concezione degli spazi minimi della casa.
Il “maestro”, cosi come lo chiamano gli architetti, ha ideato un prototipo di casa, completamente autosufficiente e sostenibile che condiziona prepotentemente il nuovo senso dell’abitare indagando il rapporto tra l’uomo, lo spazio e la comunità. Si chiama “Diogene”, è attualmente collocata a Weil am Rhein nel noto Vitra Campus, il parco architettonico della azienda svizzera, si può visitare solo su prenotazione ed ha una superficie di 2.40m x 2.96m, ovvero l’equivalente di circa 7 mq, per una altezza della linea di colmo del tetto, a due falde, di 3.20m. A vederla dall’esterno sembra la casa disegnata dai bambini, o una capanna moderna o ancora uno di quei piccoli camper che troviamo di solito per strada ma Diogene è un vero e proprio concentrato supremo di architettura, design e tecnologia.
Diogene è trasportabile, ha una struttura in legno di cedro con rivestimento in alluminio ed al suo interno troviamo di tutto: un letto, una sedia, un tavolino, una doccia, una toilet biologica ed una piccola cucina avvalendosi anche del sistema ripiegabile per ottimizzare lo spazio esiguo a disposizione. La sostenibilità è garantita da celle fotovoltaiche, pannelli solari, un serbatoio per la raccolta di acqua piovana e finestre con vetrocamera oltre che un boiler per il riscaldamento dell’ acqua. Può essere concepita anche come una casa per le vacanze, come un pensatoio o come uno piccolo studio ed assemblata in serie può considerarsi come un nuovo piccolo albergo immerso completamente nella natura che, tra l’altro, non ha bisogno di alcun allaccio. L’unica cosa che non può avvenire è la comunicazione sociale, da effettuarsi forzatamente all’esterno, ed anche questo è voluto. Diogene, infatti, ha come obiettivo quello di potenziare il rapporto tra individuo, comunità e natura.
La volete? Costa quanto una macchina, circa 17mila sterline pari a 20mila euro ma ne vale la pena almeno su questa non si paga IMU.Forse.