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Diossina mon amour!

Creato il 27 gennaio 2011 da Patuasia

Riceviamo da Legambiente e volentieri pubblichiamo.

Il Circolo Legambiente Valle d’Aosta, allarmato per gli elevati livelli di diossine e furani riscontrati nella Plaine di Aosta, nell’ambito di un’indagine condotta da A.R.P.A VDA in collaborazione con A.R.P.A. Toscana, ha rivolto due richieste all’Amministrazione Regionale. In primo luogo, riteniamo necessario che le analisi sul livello di diossine e furani nell’aria della Plaine divengano un’attività d’istituto di A.R.P.A. e siano ripetute ogni anno. In secondo luogo, riteniamo indispensabile che la Regione, avvalendosi di quanto stabilito dalla normativa nazionale in merito al miglioramento della qualità dell’aria (Decreto Legislativo 152/2006), legiferi al più presto in merito ai limiti di emissione di questi inquinanti consentiti agli impianti industriali. “In base al Decreto 152 – spiega Alessandra Piccioni, presidente del Circolo – le Regioni e Provincie autonome possono emanare norme precise sugli inquinanti organici, tra i quali sono compresi diossine e furani, stabilendo limiti di emissione. In Italia non esistono limiti imposti dalla normativa, ma è possibile riferirsi a quelli virtuosi stabiliti, per esempio, dalla Germania. Così ha fatto, per esempio, la Regione Friuli, che ha adottato il limite tedesco (pari a 0,4 nanogrammi per metro cubo di diossine consentite) già nel 2007” La notizia, giunta in queste ore, di indagini avviate dalla magistratura sulle emissioni della Cogne Acciai Speciali, quelle di qualche tempo fa relative alla presenza di cromo esavalente nelle acque dei pozzi dell’impianto unite ai dati sulla diossina sollecitano tutti a tenere alta la guardia.

Sarebbe un forte messaggio di consapevolezza ambientale se, per sostenere le nostre proposte, i cittadini inviassero una lettera o una e-mail al Presidente della Giunta Regionale e all’Assessore Regionale all’Ambiente ([email protected] / [email protected] )

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