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Dipendenti, lavoratori ed ospiti dell’ Istituo Trincheri di Albenga Comodato gratuito di un’ala dell’Istituto

Creato il 25 aprile 2014 da Yellowflate @yellowflate
Istituo Trincheri di AlbengaComunicato stampa sindacale  dei dipendenti, lavoratori ed ospiti dell’ Istituo Trincheri di Albenga

“Albenga, 24/04/2014

Lavoratori, Ospiti e Parenti abbiamo  indirizzato una richiesta al nostro Consiglio di Amministrazione relativamente alla pratica amministrativa che riguarda il comodato gratuito di un’ala dell’Istituto Trincheri, Amministrazione Pubblica, alla associazione privata Anffas Albenga. Il Presidente Gori ed un Consigliere ci hanno convocati per il giorno 10 aprile 2014 e ci hanno spiegato alcune cose. Eccole.

2012 – Gori racconta che l’allora Sindaco Guarnieri lo contattò personalmente chiedendogli di svuotare un’ala del Trincheri per fare posto alla sezione Anffas di Albenga che, a distanza di poco tempo, avrebbe dovuto abbandonare la storica sede di Regione Rapalline a Campochiesa. Motivo?  La curia Vescovile, proprietaria dei locali, li caccia via.

Gori, quindi, fa propria la richiesta del Sindaco e propone al Consiglio di Amministrazione  del Trincheri di approvare una convenzione di comodato gratuito per ospitare Anffas, in sostituzione della Curia, svuotando un’ala della sede di Viale Liguria. Il presidente Gori ci spiega che il Consiglio di Amministrazione è inizialmente perplesso ma alla fine decide di concedere il comodato che viene sottoscritto nell’ottobre 2012.

Fin qui tutto bene..insomma, non proprio. Leggendo i verbali e le delibere, ci accorgiamo che la storia è complessa e che la Convenzione di comodato gratuito è stata approvata dopo un lungo travaglio.

Sappiamo, ad esempio, che fino al 2011 Anffas occupava i locali della Curia a spese del Comune di Albenga per circa 50.000 euro annui, somma che il Comune (Amministrazione Guarnieri- Ciangherotti) ad un certo punto decide di cancellare. Dopo di che la Curia SFRATTA Anffas dalla sede storica, il Comune chiede al Trincheri di ospitare Anffas e si impegna a metterci € 13.500,00 (dai 50000,00 circa).

Gli organi tecnici (Direzione Generale, Segreteria Economica, Revisori dei Conti) chiamati ad esprimere i pareri obbligatori di legge, evidenziano criticità economiche perchè l’operazione rischia di creare un buco nelle casse del Trincheri; i costi di gestioni della Concessione, stimati secondo i criteri regolatori dei bilanci pubblici, ammontano ad € 20.000,00.

Il Consiglio però se ne infischia, approva la Convenzione di Comodato gratuito con Anffas sostenendo che le stime come sopra determinate sono non veritiere.

Gori, il 10 aprile 2014, ci spiega che la sua decisione è quella giusta. Ci spiega che secondo lui il Trincheri non è degli Anziani, dei Benefattori Albenganesi che dal 1893 hanno creato L’Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza per i poveri e i bisognosi,  ma che il Trincheri è e deve essere a disposizione del Comune di Albenga, Della Regione e della Curia Vescovile che nominano i membri del C. di A. A tal proposito ci spiega anche che il Membro del C. di A del Trincheri nominato dalla Curia è anche l’Avvocato delegato dalla Curia per lo sfratto in Tribunale di Anffas.

2013 – Sempre Gori racconta che siccome Anffas, a distanza di un anno, non si è ancora trasferita (stando alla carta spampata stava resistendo allo SFRATTO contro la Curia), nel corso del 2013 il C. di A. del Trincheri rimette in discussione la Convenzione di comodato gratuito e delibera di riprendersi alcuni locali. La decisione è motivata dalla volontà di alcuni membri del Consiglio (cioè quelli che nel 2012 erano già contrari all’operazione più un membro appena entrato in consiglio in sostituzione del Dott. Benedetti), di restituire agli anziani del Trincheri spazi vitali per il proprio benessere psicofico. Ed inoltre di impedire ad Anffas la realizzazione di un bar/circolo nel locale che fino al 2011  ospitava il Ristorante dell’Anziano (quellofortemente voluto dalle amministrazioni Zunino e Tabbò, soppresso dalla Guarnieri, poi affidato alla Cir per un prezzo inferiore e trasferito al centro anziani in via fiume.

Ricapitoliamo cosa sappiamo oggi da Gori e dalla lettura dei verbali:

  1. La Curia SFRATTA Anffas dalla sede storica;
  2. Il Sindaco di Albenga investe Gori dell’incarico di svuotare un’ala del Trincheri per accogliere Anffas gratuitamente;
  3. Il Consiglio di Amministrazione del Trincheri è perplesso e diviso;
  4. Gli organi tecnici (Direzione Generale, Segreteria Economica, Revisori dei Conti) evidenziano criticità economiche perchè l’operazione rischia di creare un buco nelle casse del Trincheri;
  5. Il consiglio di Amministrazione del Trincheri va dritto e, dividendosi, decide di approvare la Convenzione;
  6. Questa convenzione viene votata da tre consiglieri su cinque;
  7. Un membro del Consiglio del Trincheri è anche l’Avvocato della Curia che sfratta Anffas
  8. Anffas intanto tarda a trasferirsi e resiste allo sfratto;
  9. Il Consiglio di Amministrazione del Trincheri, che nel frattempo ha un nuovo membro mandato dal Comune di Albenga,  si riprende il salone e lo destina in via esclusiva ai propri Anziani per compensare la perdita di altri locali e nel contempo revoca l’autorizzazione a fare il bar nei locali dell’ex Ristorante dell’Anziano.

2014 – Purtroppo non finisce qui.

-   Il giorno 27/03/2014 il  Direttivo al completo di Anfass, guidato da Luca Ansaldo (Presidente) e il Dott. Franco Vairo (Direttore Sanitario), incontra il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto invitando il Trincheri a revocare l’atto di riduzione degli spazi (vedi punto 9). Il Presidente Gori ed il Consigliere Celsi, il 10 aprile 2014, ci spiegano che la presenza dell’intero Direttivo di Anffas in Consiglio è stata una vera e propria sorpresa, poiché l’invito era rivolto solo al Presidente Ansaldo. A quanto appreso, il Consiglio di Amministrazione del Trincheri, anche sulla base dell’insistenza (definita pressione) di Anffas con quel blitz, avrebbe deciso di procedere con successivo atto ad una revisione delle precedenti delibere, ampliando nuovamente gli spazi dati in comodato ad Anffas.  Anffas, secondo il racconto, avrebbe preteso di ottenere una decisione in serata, aspettando fuori dalla sala Consiliare in attesa della decisione che, per fortuna, è stata poi rinviata. A quel punto, in risposta alle pretese di Anffas,  Il Consigliere Celsi propone, oltre ad aver già sottratto la sala Animazione storica ai nostri Anziani, di sottrarre agli Ospiti anche il loro ritrovo nella sala Tv vicina agli Uffici;

-   Il Personale ed i Parenti insorgono e con una raccolta firme provano ad impedire questo ulteriore scempio invitando il Consiglio a retrocedere.

-   Il Presidente Gori e il Consigliere Celsi convocano il personale nel famoso incontro del 10 aprile; trovano una forte opposizione ma ciò non gli impedisce di scendere nuovamente a patti con Anffas cedendo ancora  un pezzo di Salone ed un altro Ufficio;

-   Gori, non più convocando il personale ma parlando separatamente con alcuni dipendenti, cerca di placare il malcontento.

-   I Parenti fanno notare che “a suo tempo il presidente del Comitato Parenti non ci aveva spiegato in modo così dettagliato chiaro ed esaustivo il contenuto della pratica in questione.

Oggi che conosciamo, grazie al personale dipendente che ha letto gli atti ed i verbali, quale sia la portata della riduzione di spazi già avvenuta a danno degli Ospiti, invitiamo il C. di A ed i Funzionari preposti a diminuire proporzionalmente le rette a nostro carico, laddove non fosse possibile retrocedere per restituirci spazi e servizi come all’epoca della sottoscrizione dei nostri rispettivi contratti di inserimento in Istituto. Salva ogni eventuale necessaria azione. Facciamo inoltre notare con profonda preoccupazione che con l’eventuale trasferimento di Anffas i nostri Anziani vedrebbero ridursi anche lo spazio del giardino prospiciente i Giardini Paolo VI, con grandissimo rammarico dal momento che tale zona dona oggi ampio respiro ai noi ed i nostri parenti in termini di serenità, contatto all’aria aperta e con l’esterno, svago, attività ricreativa, contatto tra famiglie.”

Questo è ciò che è successo, e francamente non ne possiamo più!

Smettetela di essere così miopi.

Non esistono Spazi Inutilizzati. Tutti gli spazi che il Consiglio di Amministrazione  ha concesso a gratis sono stati pagati dal Trincheri con il sudore di troppe persone, sono stati e sono  tutt’oggi essenziali per le Attività statutarie, patrimoniali, contabili, gestionali e tecniche dell’istituto. Ciò è INCONTROVERTIBILE.

Non avete fatto una razionale programmazione: avete affittato le palestre a più soggetti ma contemporaneamente, non vi siete preoccupati di non sovraccaricare il trasporto sui piani, le zone comuni, non vi siete preoccupati dei costi bollandoli come non veritieri, non avete tenuto conto che Anffas ha dichiarato di non avere risorse economiche per far fronte alle spese nascondendovi dietro alla storia dei contatori che non esistono e quando ci saranno saranno, i consumi saranno sempre e comunque carico del Trincheri.

Questa operazione sottrae irreparabilmente spazi vitali all’attività più importante  per il benessere e la serenità degli Ospiti: l’Animazione. Nessuno spazio adeguato, sia secondo la normativa che secondo il buonsenso, è ulteriormente disponibile per  compensare la cessione in convenzione.

Non si capisce perchè il Presidente Gori e il Consigliere Celsi, unici due rimasti a votare la pratica (gli altri: uno assente da tempo, uno non vota poiché contrario fin dall’inizio, il terzo si astiene per conflitto di interessi) debbano REGALARE spazi non propri ma di proprietà, civile e morale, dei benefattori e degli Anziani Ospiti Albenganesi. E Tutto mentre la Curia procede con SFRATTO ESECUTIVO contro ANFFAS NEL SILENZIO DI TUTTI.

Non esiste nessuna contrapposizione tra disabilità, non esistono disabili di serie A di serie B. CHI USA QUESTO ARGOMENTO LO FA PER FINI STRUMENTALI ALLA PROPRIA POPOLARITÀ POLITICA ED ALLA PROPRIA CAMPAGNA ELETTORALE.

Cari Presidente e Consigliere, siamo stufi delle vostre decisioni contro tutto e tutti! Ve lo abbiamo detto tutti che sbagliavate: Personale, Ospiti, Parenti, Dirigenti, Revisori. Perchè non volete capire?

Quello che dovete fare è garantire serenità agli Anziani che ci pagano rette salatissime!! Siete lì per fare l’interesse del Trincheri o di che cosa? Siete consci che essere stati nominati amministratori del Trincheri significa fare scelte sensate per il benessere, soprattutto psicologico, degli anziani?

Basta con queste scelte illogiche, ve lo abbiamo detto tutti, e in più creerete un buco che quando voi andrete via saremo noi a dover ripagare!! Siete in scadenza, perchè vi ostinate? Fra un mese andrete via, perchè volete fare altri danni?

La Curia manda fuori Anffas come il peggiore debitori, e la grana deve risolversela il Trincheri? Il Trincheri ha già messo a disposizione degli spazi che erano importantissimi per le proprie attività, prestandosi ad una operazione che in ogni caso scontenta Anffas e penalizza il Trincheri. Nonostante ciò abbiamo messo tutta la nostra buona volontà per non scendere sul terreno di chi ha voluto a tutti i costi buttarla in polemica.

Ora, a Voi che rappresentate il Trincheri e che avete questo come unico mandato, chiediamo di retrocedere è di non costringerci ad ingoiare altri bocconi amari.

Sappiate che troverete un’opposizione durissima, così come la sarà quella contro scelte che mettano a repentaglio la stabilità nel nostro Istituto.

Il Trincheri non è e non dovete permettere che sia ancora una volta merce di scambio della politica.

Chi eventualmente ha promesso di risolvere la situazione Anffas per qualche voto in più vada a farlo con i propri soldi, non con quelli del Trincheri che, sudando, si è riconquistato stabilità e cerca appena adesso di rialzare la testa e di garantire sviluppo per il futuro.

Accontentatevi dell’enorme sacrifico già imposto al Trincheri, oppure accogliete l’ottima apertura dell’ex Sindaco Guarnieri che si è impegnata a trovare una soluzione diversa per Anffas: revocate la convenzione e mettete fine a questa cosa. Se così non sarà, ci costringerete ad alzare la voce.”



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