Per un bambino,
vivere e crescere in un giardino stimola curiosità e fantasia, l’approccio diretto con la natura introduce alle magie di un regno fantastico e getta i semi per future passioni.
Se i giardini in cui si cresce sono quello della villa dei Romanov a Madrid o il giardino spettacolare dell’Ambasciata italiana a Brasília, capolavoro di Nervi, di certo il loro ricordo lascia traccia indelebile. Se poi si è guidati da mani esperte di una nonna Lolita, che ha creato incanti verdi in tutte le sedi diplomatiche dove ha vissuto accompagnando il marito, il destino è segnato.
Così è stato per Giulio Massimo Baistrocchi, classe’79, conosciuto durante un Campus dell’ Associazione Maestri di Giardino a Gorizia durante una lezione pratica in cui insegnavo a fare bustine per le sementi. Sono rimasta affascinata dalla cultura e competenza su di un argomento che tanto amo, le rose, Giulio mi ha incuriosita con aneddoti sulla storia di alcune di esse.
Le rose sono una delle sue grandi passioni, la sua storia di giardiniere comincia a otto anni in un giardino brasiliano con esperimenti sui fagioli neri da feijoada, con lenticchie sotto un albero di mango, con María sem Vergonha (María senza vergogna) meglio conosciuta come impatiens, e con caladium.
Phalenopsis , sangue di Bue e olio
Le rose le conoscerà poco più tardi a Roma, sperimentando in un giardino di famiglia dove crescevano a dispetto dello stato di abbandono. A 15 anni arriva il libro di Peter Beales e Giulio lo imparo a memoria, seguono altre letture e altri studi compresa la lingua orientale e nel frattempo cresce in lui una forte coscienza artistica che fa emergere nuove capacità che si concretizzeranno con studi approfonditi prima nella capitale e poi a Londra. Seguono mostre in Italia e all’estero debuttando alla “T gallery” di Londra e grandi esposizioni nazionali come la biennale di Venezia del 2011.
Foresta di pittura e rose antiche a olio e vinavilIn Giulio convivono amore per l’arte e per la natura, la foresta Amazzonica è una sua grande ossessione. Le sue opere sono materia e fatte con le piante, lui dipinge con verderame e sangue di bue e le rose sono bacche che affiorano sulla tela. Lo potete incontrare nelle grandi gallerie artistiche come nelle mostre di giardinaggio, dove spesso partecipa in aiuto a vivaisti specializzati, in rose of corse!
Voglio condividere con voi la conoscenza di un’artista profondo legato indissolubilmente al mondo vegetale, oggi apprezziamo la sue opere ma presto Giulio ci racconterà inedite storie che riguardano proprio le rose.