Può essere realizzato in atelier o direttamente davanti al soggetto che si intende raffigurare. L’obbiettivo è sempre lo stesso: portare paesaggi onirici, fantasiosi o irreali tra le mura domestiche? Ci sono diversi modi per farlo, primo fra tutti il trompe l’oeil o inganno dell’occhio. Generalmente questa tecnica si applica a stanze anonime, buie o impersonali. Il risultato che si ottiene è di portare l’esterno all’interno.
Abbiamo incontrato una seller di Ulaola che pratica la pittura murale da diversi anni. Non solo ispirandosi a ciò che sta fuori, ma anche a viaggi e a paesaggi esotici e orientali.
Descrivici la tua tecnica.
La mia preparazione pittorica avuta durante gli anni di studio all’istituto d’arte di Firenze si è poi mescolata agli studi di grafica e pubblicità fatti a Roma, questo ha fatto sì che le mie opere siano un mix fra pittura e grafica, ispirata per lo più dai primi anni del ’900.
Solitamente, dopo aver buttato giù uno schizzo, elaboro il bozzetto al computer e con l’aiuto di foto cerco di avere un’idea più chiara di volumi e proporzioni, per poi passare alla realizzazione vera e propria su tela o legno.
Quali ambienti si prestano meglio al tuo modo di fare trompe l’oeil?
Sicuramente le case con un’impronta giovane, che richiedano un mix fra classico e contemporaneo.
Credi che il trompe l’oeil ispiri tutto il tuo modo di fare arte?
All’inizio forse era così, i miei primi quadri erano ricchi di particolari molto decorativi, carichi e molto elaborati, poi mi sono accorta che più andavo avanti e più mi allontanavo dal mondo “decorativo” del trompel’oeil, prediligevo l’uso di tinte piatte e grosse campiture semplici, ma elaborate.
Consigli particolare a chi si avvicina a quest’arte?
Il primo consiglio per chi si vuole avvicinare al mondo della pittura di questo tipo è di spalancare gli occhi e cercare l’ispirazione ovunque intorno al proprio quotidiano!
Questo tipo di pittura parte dall’osservazione del quotidiano, riportato su tela colori, impressioni ed emozioni interpretandole in maniera unica e soggettiva.