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Direct Mailing postale per il No profit

Creato il 10 ottobre 2015 da Dmfastprint @dmfastprint

Nonostante l’avvento di internet e delle più moderne e-mail abbia rivoluzionato il modo di comunicare ed entrare in contatto con milioni di persone esistono ancora molti aspetti per cui è preferibile utilizzare i più canonici mezzi di corrispondenza cartacea, il cosiddetto Direct Mailing. In particolare ciò è vero quando si vogliono comunicare informazioni specifiche e profilate sui destinatari come ad esempio avviene per il settore No Profit, alla ricerca del coinvolgimento e della fidelizzazione dei riceventi delle comunicazioni.

Direct mail vs E-mail

Le richieste speciali per raccolta fondi, i ringraziamenti e gli aggiornamenti periodici dell’utilizzo del denaro raccolto non possono essere veicolati con successo dalle e-mail, che spesso finiscono in un calderone a cui il ricevente presta poca attenzione. Al contrario il Direct Mail può essere uno strumento molto più potente per coinvolgere il destinatario. Avere tra le mani una comunicazione d’impatto suscita maggior interesse rispetto ad una mail ricevuta nella casella elettronica e, magari, letta fugacemente. Inoltre il Direct mailing è un veicolo altamente mirato e personalizzabile, con la possibilità di focalizzarsi sul target di riferimento, senza un possibile spamming. Inviare comunicazioni tramite e-mail può infatti concretizzarsi in un uso dispersivo e sbagliato di una fondamentale risorsa come il tempo e può essere fonte di degrado dell’immagine societaria a causa di un utilizzo improprio e non gradito della comunicazione.

I Vantaggi del Direct Mailing

Nel settore No Profit il Direct Mailing è di gran lunga lo strumento più performante per la raccolta fondi e per le comunicazioni informative di dettaglio. E’ uno strumento tangibile, con caratteri di emozione, non invasivo e soprattutto duraturo. Come detto è uno strumento che può essere fortemente mirato, utilizzando le liste di destinatari con cura, senza rischio di dispersione degli sforzi e delle informazioni, ma è anche uno strumento di facile risposta da parte del ricevente. L’inserimento infatti di un bollettino postale o di una busta preaffrancata all’interno della comunicazione cartacea, facilita i sostenitori del progetto o della raccolta fondi a partecipare in modo veloce e diretto.
Nella tipica cultura italiana solitamente un aiuto monetario deve essere incentivato con uno stimolo concreto; anche per questa ragione gli acquisti e gli aiuti on line non sono così consistenti come quelli effettuati tramite i canali più classici, fisici o cartacei. Con il Direct Mailing, le brochure e le comunicazioni informative rimangono in mano al destinatario che può guardarle e riguardarle con attenzione ed informarsi su di esse.
Così il Direct Mailing per le No Profit è sinonimo di maggiore fiducia, di concretezza, di qualcosa di solido su cui poter investire per un gesto d’aiuto verso gli altri. E’ infine un formato familiare: la lettera nella buca di casa ricopre sempre quel fascino di tradizione e di legame ad un tempo meno tecnologico che molte persone rimpiangono e verso cui sono ben disposte.

Articolo originale: Direct Mailing postale per il No profit.

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