Non è proprio una vittoria, quella del Movimento 5 Stelle Montegranaro, ma ci va parecchio vicino. Il 24 aprile scorso il gruppo montegranarese aderente al Movimento ha presentato al Comune di Montegranaro una domanda per richiedere allo stesso di studiare la possibilità di trasmettere in streaming le sedute del Consiglio Comunale. Attualmente tali sedute sono mandate in onda dalla locale Radio Smile e si possono ascoltare o via etere o via streaming audio. La volontà dei 5 Stelle nostrani è, invece, quella di trasmettere le sedute con uno streaming totale, quindi audio e video, adottando una o più webcam installate nella Sala Consiliare di Palazzo Francescani.
È una richiesta che va nella direzione di rendere fruibile a tutta la cittadinanza e in ogni sua sfumatura il dibattito pubblico del quale, altrimenti, si può seguire solo l’ audio perdendosi gesti, azioni e mimica, mentre la sala rimane sempre pressochè deserta. Va anche detto, a onor del vero, che l’impianto audio della Sala Consiliare è davvero pessimo e seguire il dibattito seduti in platea risulta impresa piuttosto ardua.
La parziale vittoria consiste nel fatto che, nonostante il Comune normalmente rimanga in silenzio di fronte a certe istanze, in questo caso al Movimento 5 Stelle è giunta la risposta del Sindaco seppure dopo una seconda richiesta. Gismondi spiega che, per usufruire di una diretta streaming delle sedute sarà necessaria una Revisione del Regolamento del Consiglio Comunale, anche nel rispetto e nella tutela della privacy dei Consiglieri e del pubblico in sala. La parte più importante è la chiusa della risposta nella quale il Sindaco afferma di essere sostanzialmente d’accordo con la richiesta anche se questo deve avvenire nel pieno rispetto “delle procedure previste dalla normativa in materia”. Il che non vuole necessariamente dire che preso potremo vedere le sedute del Consiglio Comunale sul nostro computer visto che, per modificare il Regolamento sarà necessaria una votazione e, quindi, il consenso dei Consiglieri ad essere ripresi, ma almeno che ci si proverà.
Luca Craia