Direttrice della Comunicazione a Bruxelles

Creato il 30 marzo 2015 da Fugadeitalenti

La mia esperienza all’estero parla di opportunità mai viste per i giovani come me in Italia. A soli 24 anni ho firmato un contratto a tempo pieno, pagato più dello stipendio di mia madre, insegnante con 30 anni di carriera“: suonerebbe persino semplice, se non fosse quasi paradossale, il quadro che traccia Letizia Gambini, 31enne Direttore della Comunicazione e delle Relazioni Esterne di un’associazione internazionale a Bruxelles.

In Italia Letizia studia Giornalismo e Comunicazione, ma si rende ben presto conto che -almeno per quanto riguarda il giornalismo- è meglio lasciar perdere. Troppe poche le posizioni e troppe le porte sbarrate, nella Penisola.

Non va meglio nell’ambito della comunicazione: pure il mondo degli uffici stampa è tutto, tranne che ricco di opportunità stabili e decentemente retribuite.

A darle una grossa mano arriva così una borsa Leonardo, che le consente di avviare uno stage come project manager per un’associazione di giovani a Bruxelles. “Ho organizzato un evento con un budget di centinaia di migliaia di euro, portando 450 giovani giornalisti al Parlamento Europeo“, ricorda ancora con soddisfazione.

L’esperienza in Belgio le fornisce la motivazione per provarci, all’estero: fa dunque domanda come addetta stampa allo European Youth Forum, vedendosi offrire una posizione di lavoro, con relativa promozione dopo solo un biennio.

Infine l’approdo alla posizione di direttore della comunicazione per l’organizzazione mondiale dello scoutismo.

Io ho deciso di andare là, dove mi è stata data un’opportunità. E l’Europa è un bacino di opportunità, che i giovani italiani farebbero bene ad esplorare ben prima di finire nel mercato del lavoro“, riflette Letizia a posteriori. Prima di aggiungere, con una nota di amarezza: “oggi il Belgio è la mia casa, e non penso che l’Italia sia pronta ad offrirmi opportunità migliori, dal punto di vista professionale. La realtà è che se volessi tornare, dovrei fare grossi sacrifici e passi indietro“.

Ospite della puntata è Giovanna Cosenza, professoressa associata di Semiotica all’Università di Bologna, e autrice di un seguito blog, “Dis.Amb.Iguando”, nel quale tratta spesso il tema dei giovani professionisti della comunicazione, costretti ad emigrare.

Nella rubrica “Expats” spazio, come ogni ultimo sabato del mese, alle vostre lettere: oggi la splendida missiva che il nostro ascoltatore Antonio ci invia dall’Africa. Con un “incoraggiamento generazionale”.

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La discussione di marzo: “Il premier Matteo Renzi ha recentemente dichiarato: “Sono vent’anni che i talk show parlano delle stesse cose, dei cervelli all’estero. Danno l’immagine che l’unica industria che funzioni e sia vincente è l’industria della lagna, invece quella che vince è l’industria della ricerca e dell’innovazione”. E’ così, secondo voi? Parlare di cervelli all’estero equivale a “lagnarsi”?”

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Alla prossima puntata: sabato 4 aprile, dalle 13.30 alle 14 (CET), su Radio 24



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