Direzione Quito

Dall’oriente amazzonico, quota 400 mt s.l.m. per arrivare a Quito dobbiamo superare l’ennesimo passo di alta montagna  fino 4.000 mt. Inutile dire che i paesaggi immaginiamo siano splendidi. In verità non abbiamo visto molto causa nubi basse, però abbiamo intuito che è splendido: vegetazione rigogliosa, cetene montuose, vulcani e, da qualche parte, i tucani anche se noi abbiamo visto solo questo

La maggior parte delle case che si vedono qui sono di legno, molte costruite su palafitte

E nel bel mezzo della foresta interessi italiani

Questo è l’oleodotto transamazzonico. Le critiche sono molte ed è minacciata la sopravvivenza degli indigeni e della biodiversità. Si potrebbe discutere all’infinito se sia giusto o meno che vengano scavati pozzi di petrolio e distrutta la natura in nome del progresso e comunque non si raggiungerebbe un verdetto unanime. Ci sono state contraposazioni vilolente da parte degli indigeni che hanno distrutto parte dell’oleoeodotto con enormi perdite per le multinazionali. Il governo ecuadoriano ha comunque istituito delle ampie zone protette dove gli indigeni possono continuare a vivere quasi indisturbati. Pare che qualche tempo fa ci fosse la necessità di modificare questi confini, per ampliarli (sembra), però non è stato possibile parlare con le tribù in quanto irreperibili. Figuriamoci com’è impenetrabile la giungla!