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Diritti all’Inferno

Creato il 21 dicembre 2015 da Pedroelrey

È noti­zia di que­sto wee­kend la deci­sione di adot­tare la licenza Crea­tive Com­mons da parte de La Stampa e, ovvia­mente, del Secolo XIX che, come noto, fa parte dello stesso gruppo editoriale.

Se di fatto, quel tipo di licenza Crea­tive Com­mons, è assi­mi­la­bile a quanto intro­dotto con le modi­fi­che all'art.70 sul diritto d'autore nel 2008 ed è comun­que la più restrit­tiva tra tutte quelle pos­si­bili, limi­tando for­te­mente la pos­si­bi­lità di uti­liz­zare i con­te­nuti dei due quo­ti­diani, ragione per la quale i con­te­nuti di Data­Me­dia­Hub sono pub­bli­cati invece con licenza Crea­tive Com­mons Attri­bu­tion 4.0 Inter­na­tio­nal License, è indub­bia­mente un primo segnale posi­tivo di aper­tura, limi­tato ma positivo.

Infatti nella licenza adot­tata dalle due testate: "CC By Nc Nd Alcuni diritti riser­vati", come spiega il neo con-direttore del quo­ti­diano tori­nese Mas­simo Russo, Nc signi­fica che non si pos­sono uti­liz­zare i con­te­nuti per scopi com­mer­ciali, quali ad esem­pio per gua­da­gnare attra­verso la pub­bli­cità o la vendita.

Così non è, per par­lare delle due testate online che da sole con­cen­trano un'ampia quota del traf­fico online verso siti d'informazione gior­na­li­stica, per Repubblica.it e Corriere.it che invece, come molte altre testate, al fondo dei loro arti­coli con­ti­nuano a pro­porre la dici­tura tra­di­zio­nale: © Ripro­du­zione riservata.

Ebbene entrambe le testate pre­le­vano con rego­la­rità i video di Crozza e senza alcuna remora appa­rente li pro­pon­gono con il loro mar­chio sui video. Si veda, ad esem­pio, qui e qui.

Repub­blica e Cor­riere nei loro siti hanno decine di que­sti video e tutti sono con un codice per embed­dare "pro­prie­ta­rio", diverso dal codice ori­gi­nale del video, segno che i video ven­gono sca­ri­cati, in un'operazione al limite della pira­te­ria, e poi rica­ri­cati, mar­chian­doli appunto con il pro­prio logo e pro­po­nendo, ad adbun­da­tiam, la dici­tura © Ripro­du­zione riservata.

Mau­ri­zio Costa pre­si­dente di FIEG & RCS, in un'intervista pub­bli­cata su Milano Finanza di sabato, tra le varie cose dichiara: "Innan­zi­tutto va tute­lato il diritto d'autore [...] La bat­ta­glia con­tro lo sfrut­ta­mento gra­tuito del lavoro altrui è uno dei cavalli di bat­ta­glia della FIEG".

Si tratta di ipo­cri­sia e mal­co­stume che, per stare al gioco di parole del titolo, con­duce diritti all'inferno.

Diritti all’Inferno
Diritti all’Inferno
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Diritti all’Inferno

This work is licen­sed under a Crea­tive Com­mons Attri­bu­tion 4.0 Inter­na­tio­nal License.


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