Diritti degli Italiani; frase quanto mai dimenticata.
Volenti o nolenti viviamo in un mondo globalizzato dove anche la piu’ piccola mancanza ti viene sbattuta in faccia, ma e’ altrettanto vero che insieme a questo mondo globalizzato esistono individui che non hanno niente da dire, ma si arrogano lo stesso il diritto di offendere chi cerca, anche con proposte, azioni o raccolta firme di difendere non solo l’Italianita’ di questo Paese, ma anche gli stessi Italiani.
Questo per dire che la misura ha raggiunto il limite della sopportazione alla prevaricazione dei diritti sacrosanti degli Italiani, ma ecco che come funghi arrivano in Italia tante belle persone con cellulare all’ultima moda con carta di credito tipo American Express e naturalmente avendo viaggiato anche in aereo, ma hanno un solo piccolo problema sono clandestini, per la regina dei profughi questo vocabolo non si dovrebbe usare ed ecco che compaiono termini tipo: persone che scappano dalla guerra, persone che hanno perso tutto nella loro patria, persone che dobbiamo accogliere; ma perché non considerarli per quello che sono e cioè dei semplici codardi?
Si sono dei codardi perché non lo spina dorsale di combattere le ingiustizie nel loro paese, sono codardi perché invece di difendere le donne e bambini scappano come fanno i topi quando cadono nell’acqua, sono codardi perchè girovagando come tanti globetrotters e venendo sistematicamente rifiutati dagli altri Paesi Europei trovano nell’Italia la Mecca, dimenticando che la Mecca non si trova qui: ma a loro non importa, basta che arrivano da noi e subito pretendono accoglienza, cibo, aiuti umanitari, in una sola parola creano il clientelismo.
Si cari amici, clientelismo, perché dietro la faccia ipocrita di certe cooperative umanitarie si cela la più ignobile e meschina ideologia degli uomini, cioè lo sfruttamento di questa povera gente il nome di un profitto.
Poi arrivano certi Sindaci cosiddetti “illuminati” che dimenticando i propri concittadini si immolano alla summenzionata Regina dei profughi rendendosi o meglio vendendo il proprio territorio per un pugno di dollari o per meglio dire per un pugno di euro, ma tutto questo i cittadini possono, devono mettere un freno.
Tutto questo per dire che oggi il presidente di una nota associazione che aiuta questi profughi si e’ arrogato un diritto che a lui non compete e cioè minacciare di denunciare chi fa petizioni o raccolta firme contro questa invasione di clandestini o contro il proliferarsi di queste zone “promiscue”.
A codesta persona vorremmo rammentare la nostra Costituzione italiana da la facoltà di proporre ogni azione legale affinché i nostri diritti non vengano violentati da chicchessia, per questo troviamo le parole di Gianfranco Schiavone inaccettabili sotto tutti i punti di vista e chiediamo alle forze politiche di battersi affinche’ i diritti dei cittadini italiani non vengano calpestati da queste persone.
Noi non accettiamo prediche o intimidazioni da chi invece di tutelare i diritti degli Italiani tutela quelli di altre persone e non comprendiamo altresì come si possa continuare a tartassare cittadini italiani con tasse varie e poi le stesse vengano sprecate per aiutare chi non ha diritto, al contrario noi crediamo che sia più giusto e doveroso aiutarli a casa loro, ogni giorno veniamo tacciati di razzismo ma se per razzismo si intende tutelare i diritti e naturalmente anche i doveri dei cittadini italiani allora sì lo siamo, andanone anche fieri.
Esistono zone dell’Italia, come Genova o l’Emilia Romagna, zone distrutte da calamita’ naturali e naturalmente esistono Cittadini Italiani che non hanno neanche lo stretto necessario per vivere e noi ci arroghiamo il diritto di aprire le porte a tutti, ma dimenticando i nostri figli?
Pare che il valdostano, il veneto, il calabrese, insomma qualsiasi italiano in difficoltà non abbia gli stessi diritti degli extracomunitari.
Non e’ cosi’ che uno Stato Civile si comporta ed e’ per questo diciamo che uno Stato che non investe in se stesso non e’ credibile.
Ma forse per essere credibile deve dimenticare i suoi figli?