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Diritti-gay in Usa: ad un atleta su 4 pressioni per nascondere identità sessuale

Creato il 30 dicembre 2013 da Stivalepensante @StivalePensante

Nel mondo sportivo degli Stati Uniti, gli atleti gay vengono discriminati non meno che in Russia.

Avery Stone, giocatrice di hockey su ghiaccio (huffingtonpost.com)

Avery Stone, giocatrice di hockey su ghiaccio (huffingtonpost.com)

Ecco l’esperienza personale di Avery Stone, giocatrice di hockey americana, dopo la sfida di Obama a Putin: il simbolo della Casa Bianca ha deciso di farsi rappresentare alle olimpiadi invernali di Sochi 2014 da icone sportive apertamente.

In un commento pubblicato sul Washington Post, la giocatrice di hockey per la squadra dell’università di Amherst, dove si sta laureando in letteratura, Avery Stone, raccontando la sua esperienza personale e i risultati di alcune ricerche.

“Gli atleti gay, e coloro che sono sospettati di esserlo, devono ancora affrontare discriminazioni ed esclusione in tutti gli Stati Uniti. Giuridicamente, abbiamo più libertà, ma il mondo dello sport negli Stati Uniti non è molto più illuminato di quello dei nostri opponenti a Sochi”, scrive Stone ricordando che “le violazioni dei diritti civili dei cittadini russi gay hanno reso Sochi un test di forza morale oltre che fisica” e che la composizione della delegazione americana include tre atleti apertamente gay, Billie Jean King, Brian Boitano e Caitlin Cahow.

“Questo gesto dell’Amministrazione si propone di inviare un messaggio forte: gli olimpionici americani dimostreranno alla Russia quanto lontano è andato questo Paese in termini di libertà di scelta. Ma mentre la Russia è dietro agli Stati Uniti per quanto riguarda i diritti dei gay, gli Stati Uniti non possono rivendicare maggior requisiti morali per quanto riguarda i loro atleti”, aggiunge citando fra l’altro lo studio del 2012 secondo cui atleti gay, bisessuali e transgender negli Stati Uniti hanno subito il doppio degli abusi rispetto ai loro pari eterosessuali e che un atleta gay su quattro denuncia di aver subito pressioni per nascondere la sua identità sessuale.

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