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Diritti tv: dal 2015 probabile vendita in esclusiva di anticipi e posticipi della Serie A

Creato il 12 febbraio 2014 da Nicoladki @NicolaRaiano
Diritti tv: dal 2015 probabile vendita in esclusiva di anticipi e posticipi della Serie AL’esclusiva. E’ questa la parolina magica che Andrea Zappia invoca da sempre “per valorizzare e migliorare il prodotto del calcio italiano”. L’ad di Sky è un sostenitore della vendita dei diritti tv “per prodotto”, come avviene in Germania, Inghilterra e Spagna e non per piattaforma: quella che definisce “l’anomalia italiana”. “Ormai è provato – va ripetendo invocando lo spacchettamento della Serie A e l’introduzione di aste competitive - lo sport in diretta costruisce valore solo se è in esclusiva”. Anche perché, bilanci alla mano, risulta evidente come l’attuale sistema, quello della vendita per piattaforma, stia mettendo in difficoltà i modelli di business di Sky (piantata a 4,7 milioni di abbonati) ma anche Mediaset che conta 2,2 milioni di abbonati e non a caso è alla ricerca di partnership straniere proprio per la pay (Al Jazeera, Canal+ e Rtl). Michel Platini, presidente della Uefa, conosce bene la lezione di Zappia. Non a caso ha appena venduto in esclusiva per le stagioni 2015-2018 i diritti tv della Champions League (a Mediaset per 690 milioni) e dell’Europa League (a Sky per 100 milioni). E la lezione a quanto pare l’ha imparata anche Pier Silvio Berlusconi che con questa zampata festeggia – a suo dire – “la rottura del monopolio di una grande multinazionale non italiana, un male per tutti, per il mercato, per le società di calcio e per i tifosi”. Ma ora il monopolista in materia di Champions League diventerà il “Biscione”. E sulla Serie A vorrà mantenere lo status quo: Mediaset paga 268 milioni per 324 partite; Sky ne versa 561 milioni per 380 partite.
Ma la lezione di Zappia potrebbero averla imparata anche in Lega Calcio. Tra un paio di mesi – le linee guida sono all’esame delle Authority – si vendono i diritti tv della Serie A per le stagioni 2015-2018. I presidenti – grazie ai servigi dell’advisor Infront Italy – si sono garantiti almeno 980 milioni all’anno per i primi tre anni. Il bando è ancora avvolto nel mistero ma chi è vicino al dossier racconta che – anche alla luce delle audizioni con i broadcaster - qualche novità in termini d’esclusiva ci sarà eccome. Non a caso la Lega calcio nelle linee guida prevede di “rinunciare all’offerta per uno o più pacchetti in esclusiva che pure abbia conseguito il minimo d’asta”; e immagina “nuovi formati e un maggior numero di pacchetti per piattaforma e per prodotto”. Sì, perché all’orizzonte ci sarebbe un nuovo modello d’asta: la vendita mista. Le partite della domenica continueranno ad essere vendute per piattaforma, mentre anticipi e posticipi – praticamente i big match - saranno venduti per prodotto. Così come per la Champions – sempre che le parti non trovino un accordo - finirà il tempo del tutto il calcio minuto per minuto su Sky e su Mediaset.

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