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Diritti tv, oggi assemblea Lega Calcio resta ipotesi di un nuovo bando

Creato il 25 giugno 2014 da Digitalsat

Diritti tv, oggi assemblea Lega Calcio resta ipotesi di un nuovo bandoSi fanno gli ultimi sondaggi e conteggi prima del voto con cui l'assemblea della Lega di serie A, che riprenderà oggi pomeriggio dopo quasi 48 ore di riflessioni, dovrebbe assegnare i diritti tv del triennio 2015-2018, a meno che i club decidano di rifare il bando, tutt'altro che impeccabile, mettendo in discussione l'advisor Infront.

In teoria c'è tempo fino alle 12 di giovedì, e anche in caso di assegnazione difficilmente si concluderà così la sfida fra Sky e Mediaset che, fra diffide, contro diffide, puntualizzazioni e ricorsi paventati, per il momento escludono una trattativa in cui finirebbero i diritti della Champions League (dal 2015 in esclusiva al Biscione) e potrebbe uscirne un panorama del calcio su pay tv molto simile a quello attuale.

«Ad oggi, prima dell'assegnazione da parte della Lega Calcio, non ci sono nè le ragioni nè le condizioni per accordi tra gli operatori», ha chiarito Sky, che continua a rivendicare i pacchetti A e B (le partite delle 8 big su satellitare e digitale terrestre) per cui ha avanzato le offerte più alte (780 milioni di euro totali). Uno scenario in vista del quale ha preso in affitto cinque canali sul digitale da Telecom, il cui ad, Marco Patuano, ha notato: «Si fissano le regole e poi si gioca. Faccio fatica a pensare che si cambiano le regole in corsa».

Secondo l'indicazione di Infront ai club per massimizzare i ricavi (1,78 miliardi di euro), la soluzione migliore è vendere a Sky il pacchetto B (digitale terrestre) e a Mediaset quelli A (satellite) e D (le gare fra le altre 12 squadre), anche se il Biscione per quest'ultimo slot ha avanzato un'offerta vincolata, fattispecie non prevista dal bando. I presidenti ieri si sono interrogati su questi e altri dubbi giuridici (incluso quello della responsabilità civile in caso di ricorsi) e nel pomeriggio gli avvocati di Juventus, Milan, Inter, Infront e Lega hanno analizzato i possibili scenari.

«Sky concorda con Mediaset che l'assegnazione di entrambi i pacchetti A e B a un unico operatore potrebbe essere un tema antitrust», ha spiegato l'emittente del gruppo Murdoch, annunciando che «se ad assegnazione avvenuta dovesse verificarsi in concreto l'esistenza di un abuso di posizione dominante legato al mantenimento da parte di Sky dell'esclusiva sulle partite delle 8 squadre, adotterà la soluzione che dovesse rendersi necessaria, inclusa la distribuzione tramite operatori terzi dei diritti acquisiti». In quel caso servirebbe l'intervento delle «autorità competenti» a cui la stessa Sky «si rimette totalmente».

A Mediaset prendono atto, e restano fiduciosi sull'esito delineato dal giro di pareri informali che nella prima puntata dell'assemblea ha visto solo due club contrari all'indicazione di Infront e un astenuto. Ma fra gli altri 17 non tutti hanno certezze granitiche. Serve la maggioranza dei 2/3 per approvare la delibera, hanno diritto di voto le tre squadre neopromosse ma non le tre retrocesse.


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