Ad annunciarlo è stato Maurizio Beretta, presidente della Lega di Serie A, al termine dell'assemblea tenutasi oggi a Milano. La Lega, secondo quanto si apprende, dovrebbe aver incassato 66 milioni di euro al termine della trattativa privata. Un altro milione di euro sarà incassato dai diritti radiofonici, venduti sempre alla Rai, e per il pacchetto internet e mobile acquistato da Telecom. La cifra complessiva inferiore agli 84 milioni di euro richiesti nel bando iniziale, ma superiore ai 60 milioni di euro incassati dalla Lega Serie A nell'ultimo triennio.
Il Presidente della Lega Serie A, Maurizio Beretta, è intervenuto ai microfoni dei giornalisti presenti in via Rosellini al termine dell'Assemblea Ordinaria che si è svolta oggi:
"Abbiamo assegnato i diritti audiovisivi e radiofonici dei prossimi tre anni relativi alla Coppa Italia e alla Supercoppa Italiana alla Rai e abbiamo assegnato a TIM il pacchetto internet e mobile. Per quanto riguarda il pacchetto C, invece, avvieremo una nuova trattativa privata, mentre per i diritti internazionali relativi a Coppa Italia e Supercoppa Italiana si farà un bando apposito nei prossimi giorni".
Il Presidente Beretta ha inoltre spiegato i temi trattati nell'incontro di oggi della Commissione Diritti Audiovisivi:
"Oggi c'è stata una riunione tecnica con Riccardo Silva, il nostro licenziatario per i diritti internazionali, in cui si è discusso di tante proposte possibili per sostenere l'immagine del calcio italiano all'estero e per contribuire in maniera determinante alla sua valorizzazione. Sono state messe sul tavolo tante idee, ma non sono state prese decisioni. L'ipotesi di far giocare all'estero alcune partite ufficiali è molto complessa, la Premier League la sta studiando da diversi anni. Noi partiamo dal presupposto che ci sia un potenziale importante per la promozione e valorizzazione internazionale delle nostre competizioni. Possono essere esplorate tante soluzioni, oggi si è incominciato a ragionare nel merito di quelle che potrebbero essere da un lato delle idee utili a promuovere la fruizione del calcio italiano all'estero, dall'altro bisogna confrontarsi con le compatibilità e complessità organizzative".