In questi giorni si dibatte in Parlamento la legge sulla diffamazione a mezzo stampa che modifica la legge 8 febbraio 1948, n. 47, e il codice penale in materia di diffamazione.
Si riparla di diritto all’oblio negli emendamenti presentati in commissione giustizia al Senato. Qualche tempo fa – il 4 maggio scorso – il nostro magazine, espressione di una società che ha nel suo DNA la costruzione di archivi e banche dati online – interveniva a commento di una sentenza della Corte di Cassazione sulla tutela della riservatezza al tempo di Internet. Ecco il punto di vista di Giovanni Bruno, presidente di regesta.exe.