No, soliti lettori, non può essere vero… non posso crederci.
Questa non è semplice jella: è una maledizione bella e buona, lanciata da un essere non umano – m’azzarderei a pensare ad una sorta di Prometeo al contrario, ripieno d’odio verso la sottoscritta.
V’aveva già anticipato che il 2012 è l’anno della reunion dei Dirotta Su Cuba, inarrivabile trio acid jazz che conquistò una bella fetta del cuore di Scribacchina.
Giurai che niente m’avrebbe fermata: sarei stata presente alla reunion. Se non in prima, almeno almeno in seconda fila.
Ebbene, proprio poco fa m’arrivò la newsletter del solito Blue Note di Milano colla programmazione delle settimane a venire. L’occhio cadde, con sommo orrore, sull’unica data lombarda dei Dirotti: martedì 25 settembre.
………..
COME COME COME?
… MARTEDì 25 SETTEMBRE?????????
Signori: scegliere un altro giorno, no?
Fermo restando che il martedì è attualmente serata «off limits» per la sottoscritta (leggi: non vi son per nessuno, se non per il mio adorato quattro corde nero), per una strana congiuntura astrale il giorno seguente m’attende una levataccia di quelle – come si suol dire – «che te le raccomando»: ultima sveglia utile fissata per le ore 3. Sommarvi un live milanese a poche, pochissime ore di distanza sarebbe fin troppo per la mia veneranda età.
Che debbo dirvi, giovini miei?
Me ne farò una ragione.
Anche in questo caso, come in altri, il potere di cambiare le cose non è in mano mia.
ps: chi può, vada.