Magazine Racconti

dis-attese

Da Naimablu

dis-attese

Attesa, Irene Salvatori




Certe sere suonano una musica triste. Ci sta. Sta nevicando, lo sai? Come un 14 dicembre di un tempo qualunque. Ci sono un quaderno blu e un pensiero ad alta voce. Zitto. Dovrei intimargli, ma io no. Lui no. Lui dice, approfittando di un respiro rubato. Tra un fiocco e l’altro. Ruba quello che non so di avere. Tu sai trovarlo. Io no. Io sto solo per andar via. Tu no. Resta, anche se non ci sono più. Per tutte quelle cose che non so di avere, e che non avrò mai. Le sai tu. Certe sere ascoltano una musica triste. Mentre sei in un’altra vita. Quando penso che ti potrei aspettare. Arriverai puntuale, tu. Io no.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog