Sappiamo che il tanto decantato jobs act ha prodotto i primi due decreti attuativi: il decreto legislativo 4 marzo 2015, n° 22, recante disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati, e il decreto legislativo 4 marzo 2015, n° 23, recante disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti.
Sappiamo inoltre che nel decreto sulla riforma degli ammortizzatori sociali è stata introdotta la Dis-coll che è l'indennità di disoccupazione per i collaborativi continuativi e a progetto che perdono il lavoro. La norma stabilisce che “in relazione agli eventi di disoccupazione verificatisi a decorrere dal 1° gennaio 2015 e sino al 31 dicembre 2015, (…) , è riconosciuta una indennità di disoccupazione mensile denominata DIS-COLL".
Ma cosa sta succedendo davvero ai lavoratori a progetto che hanno perso il lavoro dopo l’entrata in vigore del Jobs Act? Sta succedendo che per questi lavoratori la domanda all’INPS è ancora ferma e come alcuni lettori ci hanno segnalato, se ci si rivolge all’Inps per chiedere spiegazioni sullo stato della domanda, la risposta è che l’INPS non può istruire la domanda perché in attesa di istruzioni dalla Direzione Generale.
Siamo a fine aprile, questo vuol dire che chi ha perso il lavoro ed era un collaboratore a progetto, pur avendo i requisiti per percepire l’indennità di disoccupazione non può averla perché l’INPS è ferma, facilmente intuibile che queste persone sono senza reddito e per un ritardo imputabile a chi?
Sia chiaro inoltre che in realtà una forma di disoccupazione per i collaboratori esisteva già, aveva dei criteri un po’ più stringenti della Dis- Coll, ma c’era, si chiamava Una Tantum e di fatto è ancora quella presente sul sito dell’INPS. Infatti la domanda per gli episodi verificatisi dall’entrata in vigore del Jobs Act è stata presentata attraverso il vecchio modello, quello appunto usato pr l'Una Tantum.
A quanto pare invece le domande di disoccupazione per i lavoratori subordinati, pur essendo state anch’esse oggetto della riforma( parliamo della NASPI), stanno andando avanti senza troppo intoppi. Si segue ancora la logica di lavoratori di serie A e serie B? A quanto pare si. Questo governo è stato il primo ad aver demonizzato i contratti a progetto, perché considerati meno tutelanti rispetto ad altre formule contrattuale e tanto da aver deciso un po’ superficialmente di eliminarli. Ma all’atto pratico anche le azioni di governo stanno andando esattamente nella direzione di non garantire tutele a questi lavoratori e a considerarli ancora “di serie B” rispetto ai lavoratori subordinati.
Aspettiamo risposte dall’INPS e magari anche dal governo. Per adesso i segnali lanciati dalle istituzioni verso questi lavoratori sono tutt’altro che confortanti. Verrebbe da dire… piuttosto che elimininare le collaborazioni a progetto, non bastava semplicemente tutelare un po’ di più questi lavoratori? A quanto pare no, meglio usarli per un facile slogan!
IN SEGUITO ALLA PUBBLICAZIONE DEL NOSTRO ARTICOLO L'INPS CI HA INVIATO TRAMITE TWITTER LA CIRCOLARE RELATIVA ALLA DIS-COLL USCITA IN DATA ODIERNA 27/04/2015
VI AGGIORNEREMO SUGLI ULTERIORI SVILUPPI NON APPENA ANCHE NOI NE AVREMO NOTIZIA
Alessia Gervasi