Disabili, formazione in azienda 1,8 mln per servizi alla persona

Da Terzosettoresocialnetwork @TerzoSettoreSN

Piano di rientro Non autosufficienze e disabili fragili (anziani e minori): la Regione Campania serra le file per garantire i servizi minimi. Mentre il governo centrale, dopo aver azzerato il fondo nazionale, si accinge a ridurre al lumicino (da 680 a 50 milioni) anche il fondo per i malati di sclerosi multipla e per le non autosufficienze gravi, l’assessorato regionale alle Politiche sociali raschia il fondo del barile e dà il via a una ricognizione straordinaria dei fondi stanziati e non spesi dai Comuni per le attività dei piani di zona. Non solo, l’assessore Ermanno Russo fa scattare il via a 178 work-experience di formazione in azienda, della durata di sei mesi per altrettanti disabili, con un’indennità di frequenza mensile di 450 euro.

Priorità della giunta

“Le politiche sociali sono un priorità di questa giunta – sottolinea Russo – la riforma della legge regionale 11 del 2007 ne è un esempio, così come è un esempio il nuovo avviso pubblico finalizzato all’inserimento lavorativo di persone con disabilità. Inserimento che può diventare stabile. Trascorso il periodo di stage se l’azienda avrà assunto a tempo indeterminato la persona con disabilità, entro 60 giorni dalla conclusione della formazione, potrà godere di un incentivo fino ad un massimo di 9 mila euro per lavoratore”.
Tale intervento rientra nel Piano regionale della governance dei servizi alla persona, che in poco più di un anno ha già visto mettere a bando circa 70 milioni di euro di fondi sia europei sia nazionali che regionali su uno stanziamento complessivo di 183 milioni di euro. Incentivi che mirano a ribaltare la logica secondo cui il disabile è un peso per la società, trasformandolo in una risorsa”. “Dopo l’azzeramento deciso dal governo Monti del Fondo nazionale Politiche sociali – rileva Russo e il tentativo di ristabilire un fondo per il sociale di almeno 520 milioni di euro per tutta l’Italia del ministro Fornero di cui però non vi è più traccia, le Regioni devono subire quest’ulteriore umiliazione della riduzione della legge Letta a 50 milioni di euro. Un taglio di ben 631 milioni di euro su 680 dello stanziamento dedicati agli interventi per la Sla e far fronte ad una nuova drammatica emergenza che rischia di abbandonare al loro destino i malati di Sla, le non autosufficienze gravi e le loro famiglie”, rileva Ermanno Russo. “Dal canto suo – conclude l’assessore – la Regione Campania sta mettendo in campo, con fondi soprattutto europei, interventi che vanno ad alleggerire i carichi familiari ma l’assenza di ogni tipo di sostegno da parte dello Stato rischia di inficiare anche quelle azioni propositive e concrete di natura socio-sanitaria che la giunta Caldoro sta realizzando”.

Bando finanziato con i fondi europei

Le risorse complessive impiegate: € 1.800.000,00
- € 1.000.000,00 per l’erogazione delle borse lavoro
- € 800.000,00 per gli aiuti per l’eventuale successivo inserimento
a tempo indeterminato dei borsisti.
Soggetti proponenti: imprese di qualsiasi dimensione anche sotto forma di Ati (Associazione temporanea di imprese)
L’iniziativa è finanziata attraverso le risorse del Programma operativo regionale
Campania del fondo sociale europeo
Il Denaro


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