Disabili in sciopero

Da Terzosettoresocialnetwork @TerzoSettoreSN

Sono da tre giorni in sciopero della fame e dei farmaci 43 disabili gravissimi, metà dei quali allettati, tra cui 28 tracheotomizzati, vivi grazie alle macchine, costretti a letto, per la protesta organizzata dal Comitato 16 Novembre. Sono malati di Sclerosi laterale amiotrofica, distrofia muscolare e Sclerosi Multipla e chiedono al Governo Monti certezze sui fondi per la non autosufficienza, “parte dei 658 milioni di euro individuati dall'articolo 23 della legge sulla Spending Review” per i quali, tuttavia “ancora non c'è un piano organica”, spiega Mariangela Lamanna, presidente del Comitato 16 novembre.  
I malati e le loro famiglie vorrebbero che quei fondi fossero destinati alle cure domiciliari. “I malati costano meno a casa che in ospedale”, spiegano i promotori, "ma hanno bisogno di assistenza 24 ore su 24 e 7 giorni su 7" e soprattutto di attrezzature salvavita costose. Per questo chiedono che le famiglie vengano messe in condizione di poter assistere i propri malati tra le mura domestiche con un contributo di 20mila euro l'anno. Il progetto del Comitato si chiama “Restare a casa” e fa parte delle richieste recapitate a più riprese ai ministri della Salute Balduzzi, del Welfare Fornero e al Premier Monti. Lo sciopero proseguirà a oltranza: i malati stanno riducendo progressivamente la propria alimentazione, mettendo a rischio la loro già fragile condizione. Su Facebook il gruppo del Comitato raccoglie le loro storie, mentre per il 27 ottobre torneranno in piazza, con un presidio in piazza Montecitorio.
di co.col. Salute 24


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