Le serie televisive americane stanno affrontando un momento di crisi o perlomeno di stasi creativa. I telefilm che hanno ridefinito il decennio scorso sono finiti (Nip/Tuck) o stanno per finire a giorni (Lost, 24) altri continuano a trascinarsi un po’ stancamente (Desperate Housewives, Grey’s Anatomy, CSI e i suoi mille cloni). Ne approfittano allora le serie british: più innovative, vitali, ricche di idee nuove.
Dopo il super cult Skins (gli americani a corto di idee ne hanno appena acquistato i diritti per un remake) il nuovo telefilm UK imperdibile è Misfits. Letteralmente il termine significa “disadattati” ma è anche il nome di uno storico gruppo punk-rock. I Misfits della serie tv sono invece un gruppo di ragazzi/e che si ritrovano insieme nei servizi sociali per problemi e cazzi vari personali. C’è lo sbruffoncello di periferia cacciato di casa dalla madre, la tipica truzza inglese con accento cockney simile alla “tipa” di Little Britain che dice sempre yeah but no but yeah but no, l’atleta di successo che è stato sospeso per doping, un mezzo sociopatico e una fighetta pompinara finita lì in mezzo probabilmente per noia. Già qui ci sarebbero le premesse per una serie interessante, impregnata di un british humor cattivo e di vita vera da realismo di periferia. Invece no. Non basta.
In attesa che qualche rete illuminata (Mtv?) la trasmetta anche sugli schermi televisivi, la web tv Bonsai la proporrà a partire dal 29 maggio. Altrimenti la trovate già in rete con sottotitoli italiani forniti dai sempre idoli di italiansubs.