Passata (a quanto pare) l’ondata di maltempo, Coldiretti Alessandria inizia la prima conta dei danni nel settore agroalimentare in provincia. Le gelate dei giorni scorsi hanno inoltre fatto registrare forti cambiamenti nelle abitudini dei consumatori, tartassati sempre più dall’aumento del prezzo degli alimenti e del carburante.
Tanto per cominciare, ad oggi il prezzo di un litro di benzina ha superato ampiamente quello di broccoli (1,80 euro al chilo), finocchi (1,75 euro al chilo) e carote (1,30 euro al chilo), non a caso tutti ortaggi che hanno subito- in un modo o nell’altro- gli effetti del maltempo. Di fatto, oltre alle gelate che hanno messo in ginocchio l’agricoltura e la viabilità, i guai sono indissolubilmente legati al costo record dei carburanti, soprattutto se si parla di un Paese, l’Italia, in cui l’88% dei trasporti commerciali avviene su gomma e un pasto percorre circa 2 mila chilometri prima di arrivare in tavola. Inosmma, neve, gelo, autostrade impraticabili e gasolio alle stelle hanno procurato- secondo le prime stime- un danno di circa 45 milioni di euro alla sola provincia di Alessandria. Durante i 15 giorni di freddo siberiano è infatti calato del 5% l’aquisto di prodotti ortofrutticoli, e i consumatori che hanno acquistato ortaggi lo hanno fatto servendosi di prodotti locali o di stagione, causando un crollo del 25% nei prezzi pagati agli imprenditori agricoli nel gennaio 2012 rispetto allo stesso periodo nell’anno precedente.
“Nel confronto col 2011″, hanno dichiarato il presidente e il direttore di Coldiretti Alessandria, Robero Paravidino e Simone Moroni, ” si è verificata una flessione complessiva dei prezzi agricoli del £&, con un ribasso del )% per le coltivazioni e un aumento del 4% delle produzioni da allevamento, con un effetto negativo sul Pil agricolo nel primo mese del 2012″. “Nell’intero comparto”, si legge sempre sul documento Coldiretti, ” gli ortaggi con il calo del 25% sono quelli che hanno fatto segare la peggiore performance, ma un flessione dle 19% si registra per l’olio di oliva, del 12% per i cereali edell’8% per la frutta.
Coldiretti ha poi segnalato ingenti danni dovuti al crollo di intere struttire produttive, magazzini, capannoni, stalle e la conseguente morte di migliaia di animali come pecore, cavalli, mucche, polli e conigli.