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Disastro petrolifero e possibili alternative

Creato il 08 giugno 2010 da Lorenzo_gigliotto

Disastro petrolifero e possibili alternativeOggi vorrei proporre  una riflessione sul disastro ambientale del Golfo del Messico, dopo aver letto questo articolo che fa una stima dei danni e delle prospettive.

La falla non sarà chiusa prima della metà di agosto, il petrolio è arrivato a lambire quasi 200 chilometri delle coste di Louisiana e  Florida, e le cose possono anche peggiorare. Pare infatti che sia appena cominciata la stagione degli uragani e i forti venti potrebbero avvicinare il petrolio anche alle coste di Cuba e del Messico.

A prescindere dal forte danno per l’economia (soprattutto per il settore turistico e per quello ittico) si contano troppe vittime nella fauna locale  e si calcola che ci vorranno anni per ripulire completamente il Golfo dal petrolio.

Ho trovato dunque interessante la posizione di Kerry Emanuel, che scrive di cambiamento climatico e questione energetica.

Lo studioso ragiona sul fatto che probabilmente il disastro della piattaforma Bp ha aperto gli occhi dell’opinione pubblica riguardo ai rischi legati al  modello energetico basato sul petrolio.
“Coloro che studiano il rischio si preoccupano più di rischi tutto sommato contenuti come quelli che può avere l’energia nucleare rispetto a quelli ben maggiori delle energie che si basano su combustibili fossili. Ecco, l’incidente alla Deepwater Horizon ha avuto l’effetto di mostrare a molti di coloro che si preoccupano dell’energia nucleare che il petrolio può avere effetti terribili”

Riguardo al nucleare Emanuel  si pone in modo pragmatico rispetto al rapporto costi e benefici. “Non so come sia la situazione in Italia ma posso dire che negli Usa le centrali nucleari sono l’unica soluzione pratica in questo momento alla riduzione delle emissioni. L’energia prodotta dal sole o dal vento è certamente interessante ma per ora non può essere prodotte in una scala adeguata alla domanda di energia di un paese”.

Dunque se non possiamo affidarci completamente alle rinnovabil, nè tantomeno ai combustibili fossili, perchè ignorare le enormi potenzialità del nucleare?



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