DISBIOSI: Cos’è e perche è cosi importante saperlo per la tua salute presente e futura!

Da Amosb

Per questo articolo riporterò un piccolo estratto del testo “1000 piante per curare il cancro” del Dott Giuseppe Nacci.

Ti invito a leggerlo con attenzione, riporta fondamentali informazioni per la cura  e la prevenzione di tutte le malattie autoimmuni, delle allergie e intolleranze e un sacco di altri problemi. (i grassetti, le sottolineature e le frasi evidenziate, sono state aggiunte da me)

L’effetto più grave di una alimentazione iper-proteica è  la DIS-BIOSI intestinale, cioè il sovvertimento della normale flora batterica intestinale (flora batterica saprofita), responsabile dei fondamentali processi di assimilazione delle sostanze nutritive (vitamine naturali) contenute nei cibi vegetali (frutta, verdura, cereali, legumi, ortaggi).
La perdita di questi “germi buoni” è dovuta all’alimentazione iper-proteica, ricca di aminoacidi essenziali (tutti e 9), della vitamina B12, e del glucosio (zucchero semplice) liberamente disponibilinel tubo intestinale.
Il Glucosio e la presenza di tutti e 9 gli aminoacidi essenziali sono la fonte necessaria per lo sviluppo della flora batterica “cattiva”, cioè quella della putrefazione.
L’intestino umano ha un volume di circa 6 litri e una superficie enorme di circa 400-600 metri quadrati. Dalla gola fino all’ano sono pertanto disseminate ben 150 stazioni linfonodali, importantissimi presidi di Linfociti (globuli bianchi) che mantengono le difese immunitarie a ridosso di questa che può essere senz’altro considerata l’area più pericolosa e più critica del corpo: il lume intestinale, ricchissimo di germi “buoni” e “cattivi”.
I due polmoni hanno infatti una superficie totale molto più limitata: appena 80 metri quadrati; la pelle, in un soggetto adulto, non supera i 2 metri quadrati di superficie….Su quest’immensa superficie intestinale si gioca quindi la differenza fra uno stato di salute e uno stato di malattia.
La massa fecale, in un soggetto vegetariano, è costituita al 20-40% da germi “buoni” (entero-batteri, o germi simbiotici o saprofiti).Questi germi sono comunque presenti in tutti i soggetti nella parte alta dell’intestino (parte iniziale e media dell’intestino tenue: duodeno e digiuno).
Essi appartengono ad oltre 400 specie, tra i più importanti si evidenziano: Bifidobacterium bifidum, Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus bulgaricus, Lactobacillus lactis, Lactobacillus rhamnosus; 130 altri: Edwardsiella, Citrobacter, Providencia, Arizona, Escherichia coli, Enterobacter, Serratia, Klebsiella, Pseudomonas, Shigella, Vibrio, Proteus, etc…
Anche alcune sottospecie di questi germi sono comunque patogene (Vibrio colerae, Shigella dissenteriae, Pseudomonas aeruginosa).
In ogni caso, sono tutti germi aerobi, cioè hanno tutti bisogno di Ossigeno per vivere. Essi sono gli artefici di quella SIM-BIOSI tra corpo umano e germi stessi che consente un buon equilibrio nutrizionale di assimilazione delle vitamine da parte dell’uomo in cambio di un habitat ideale alla proliferazione dei questi medesimi.
Questi batteri non sono danneggiati dall’alimentazione vegetariana, pur essendo la frutta, la verdura, gli ortaggi, le spezie ricchissimi di sostanze germicide, fungicide e parassicide (es.: Allicina, contenuta in Allium species). Viceversa, questi germi aiutano enormemente il fisico a digerire e quindi ad assimilare le migliaia di vitamine naturali contenute nei cibi vegetariani.
La massa fecale, nella parte iniziale dell’intestino, conterrà circa 1 milione di questi germi per 1 grammo di massa di escrementi. Via via che la massa fecale scende nel tubo intestinale aumenta la sua percentuale di germi simbiotici o saprofiti (germi “buoni”), raggiungendo anche il valore di 10 milioni di germi per 1 grammo di feci.Nella parte bassa dell’intestino (Colon) cominciano però a formarsi colonie di germi completamente diversi da quelli “buoni”: sono i germi della putrefazione, capaci di sopravvivere anche in assenza di ossigeno: Bacteroides, Pepto-streptococchi, etc…
La quantità di questi germi presenti nelle masse fecali aumenta a dismisura, raggiungendo valori compresi fra 1 miliardo e 100 miliardi di germi “cattivi” per grammo di massa fecale.Questi germi “cattivi” dovrebbero esistere solo nella parte finale dell’intestino, ma purtroppo non è così: un’alimentazione sbagliata tende infatti a far sì che questi germi “risalgano” l’intestino, raggiungendo zone dove non dovrebbero proliferare, come ad esempio l’Helicobacter pylorii che nello stomaco è poi causa di gastrite e di ulcera gastrica, rigonfiamento gassoso dello stomaco (con possibile effetto di “spina irritativa” al cuore).
La proliferazione abnorme di questi germi “cattivi” avviene quando trovano nutrimento in un’alimentazione iper-proteica e ricca di glucosio.
Ma anche il latte, il formaggio e altri suoi derivati hanno la loro grave responsabilità: la Caseina, contenuta nel latte e nei suoi derivati, aiuta enormemente a ridurre le quantità di ossigeno presenti nel tubo intestinale, grazie alla sua capacità di “incollare” le pareti intestinali fra loro (riducendo enormemente, inoltre, il volume intestinale disponibile per l’assimilazione delle vitamine naturali stesse).
L’importanza di questi germi “cattivi”, come causa di patologie successive, è data dal fatto che essi rubano spazio e terreno ai germi “buoni”, cioè ai simbiotici o saprofiti.
L’organismo umano perde così, a questo punto, la possibilità di assimilare le preziose vitamine naturali.
La presenza dei germi della putrefazione apre poi la strada ai funghi (candide), le quali a loro volta apriranno la strada ai parassiti (vermi) intestinali.
La presenza dei parassiti (vermi) intestinali è un fenomeno molto diffuso nella popolazione italiana attuale, benché notevolmente sottostimata. Un valore ematico facilmente ottenibile è quello della percentuale di EOSINOFILI presenti nell’  ”Ematocrito con formula”.
Intolleranze alimentari, allergie (asma compreso) e gran parte delle malattie auto-immuni (o forse tutte) hanno, o avrebbero, come unica causa (ezio-patogenesi) la presenza di parassiti (vermi) nell’intestino.
Nell’ASMA, nelle malattie allergiche, nelle intolleranze alimentari sono presenti percentuali di EOSINOFILI superiori al 2% (valore limite che non si dovrebbe superare);Nelle allergie sono presenti le IgE; quest’ultime sono viceversa assenti nelle intolleranze alimentari.
Dott. Giuseppe Nacci 
Ancora una volta emerge l’importanza di un intestino in ottime condizione, ricco di flora batterica e libero dai parassiti.
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