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Il piano di ripristino ambientale è stato modificato in modo non sostanziale dall’Aem, con l’approvazione tecnica dell’Arpa e giuridica della Provincia, ma i lavori di chiusura della discarica di Malagnino non sono ancora iniziati. Resta in forse l’ampliamento della discarica estendendola sul territorio di Vescovato? L’amministrazione comunale, dopo le elezioni, ha cambiato colore ma soprattutto intenzioni e programma. Se l’ex sindaco Superti e il candidato Balconi, che ne avrebbe continuato l’opera, avrebbero accettato una rotatoria come compensazione per una discarica più grande (?!?), il nuovo sindaco Mariagrazia Bonfante no. Ci sono anche ricorsi pendenti e un decennio di problemi rilevati dall’Arpa, come le presenze eccessive di sostanze tossiche, risultate dai rilievi periodici di via S. Maria in Betlem.
Vicino all’attuale discarica si estendono aree agricole. L’ex sindaco di Vescovato aveva declassato parte del terreno agricolo a verde privato per il bene della discarica e dell’Aem.
Adesso che vuol fare l’Aem/LGH? Potenziare la discarica di Ecolevante?