Appena sono entrata mi hai notato. Come io ho notato te. Non ti vedo, non ancora, ma so che sei li.
Muovendomi tra la gente troppo intenta a scovare il proprio piacere per lascirmi passare, i mie occhi saltano da un angolo all’altro. Un improvviso pensiero rallenta la mia ricerca: so che una volta che si impara non ci si scorda più, è come andare in bicicletta. Ma è un po’ che non lo faccio, potrei non essere più brava come un tempo, potrei non ricordarmi come ci si muove nei meandri di parole silenziose, di tacite richieste, di intrighi di vite. Ma ho voglia di notti insonni a pensare solo a te, di noi sdraiati nel letto con solo una flebili luce ad illuminare i nostri contorni, mentre la casa dorme. Il rumore del mio respiro a scandire i minuti. Un leggero brivido scivola lungo la mia schiena, ricordandomi dove mi trovo.
Continuo la mia ricerca. Il parquet scricchiola leggermente al mio passaggio, ce ne sono tanti altri come te. So che mi vorrebbero,che vorrebbero le mie mani su di loro, la mia estasiata attenzione. Ma non mi interessano. Per quanto il loro aspetto accenda nei miei occhi desiderio e nella mia mente curiosità, non sono abbastanza. Non sono te. Magari un giorno ti sostituiranno o forse no. Ma ora voglio te.
Voglio far scorrere le mie dita lungo i margini delle tue forme, voglio dischiudere i segreti che celi come la lingua dischiude le labbra alla ricerca di un bacio. Anche se l’astinenza produce fretta, non voglio sbagliare. C’è chi si accontenta di storie fugaci, spledide all’apparenza, ma vuote dentro. C’è chi vuole solo staccare la mente dal corpo e lascirsi trascinare dal piacere breve e inebriante. Ma io non voglio ritrovarmi tra noia e parole scontate. Voglio estasi. Voglio lasciarmi sfuggire gridolini di gioia e stupore dalla bocca socchiusa.
Mi giro. Ti vedo,finalmente. Sorrido e mi avvicino per assicurarmi che sia tu, anche se già so che verrai a casa con me.
È sempre eccitante scegliere un libro nuovo!
V.