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Discriminazione sessista sul lavoro

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Sul sessismo in Italia c’è poco da ridere. Siamo al 74° posto nel mondo per parità tra uomini e donne e le donne qui le si utilizzano come oggetti, proprio dappertutto.

Dal Governo, ai mass-media fino al mondo del lavoro….ops dimenticavo, pure in famiglia, dove siamo l’ammortizzatore sociale.

Per lavorare, nella maggior parte dei casi non devi avere dei figli o dei essere bella. In Italia come all’estero. E’ successo un’altra volta e succederà ancora, purtroppo.

Questa volta però è successo in  Gran Bretagna. Donne di nuovo valutate per l’aspetto estetico, valutate ancora come femmine prima di essere lavoratrici o esseri umani, sempre dal punto di vista maschile.

 Valutate attraverso i voti, proprio come accade nei concorsi di bellezza o in televisione. Soltanto che qui il consenso delle donne non c’era nemmeno.

 Basta mettere in rete le foto delle lavoratrici e il gioco è fatto. In questo caso sono i colleghi (e qualche dirigente) a discriminare le colleghe e non il datore..Ma è alquanto grave, in un paese dove come il resto del mondo le donne hanno stipendi più bassi e si percepisce tantissimo la discriminazione nei confronti dei maschi.

 Alcuni uomini proprio non tollerano donne che potrebbero competere con loro, per questo motivo che attuano strategie difensive per ostacolare la loro autorevolezza , riducendole alla stregua oggetti sessuali.

Perchè se ancora è presente lo steroetipo della bella-oca si sarebbero sentiti meno imbarazzati nei confronti di una bruttina che competa con loro. Se poi in una società sessista la bella ragazza fa carriera per loro sarebbe facile far provare a tutti che sicuramente l’ha data a qualcuno.



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