Diseconomy: il caso FIAT

Creato il 19 luglio 2010 da Diarioelettorale

dalla Rassegna stampa di Dagospia

1- AUTO IN EUROPA: LA FIAT E’ FUORI MERCATO E POMIGLIANO NON C’ENTRA NIENTE…
Bankomat per Dagospia

Il dato non mente. Leggete “il Sole 24 ore”, sul sito o sul quotidiano: si narrano i dati del mercato auto europeo del primo semestre 2010 rispetto al 2009, tragicamente evidenti.
Un modesto più 0,2% è il dato del mercato europeo nei primi sei mesi dell’anno, ma Fiat è fuori gioco, perché il suo calo nel mercato dell’Europa a 27 Paesi è del 20,8%.
Peggio di tutti i suoi principali concorrenti, mentre si conferma anche il fatto che, a valori assoluti, FIAT non è uno dei primi cinque produttori europei. Con il 7,4% di quota di mercato, è la sesta Casa automobilistica.

Questo vuol dire che le auto progettate e vendute da Fiat non sono fra le migliori e – come volumi – non sono in linea neppure con la media del mercato. Punto e basta. Il resto è chiacchiera. Qui non c’entrano Pomigliano, Epifani, la camorra, i comunisti, i meridionali. Qui c’entrano solo i cervelli torinesi e non solo di Mr Marpionne dal pullover ostentato. A Torino sono poco competitivi in termini di capacità progettuale e commerciale. Da anni, lo sanno tutti.

Ma la politica e la grande stampa lo nascondono sempre come è appena possibile.
Il Gruppo Fiat è grande per numeri, e solo assommando tutto da Iveco ai trattori alla Magneti Marelli, ma non è un grande e vincente gruppo automobilistico.

Le auto da sempre le fanno meglio in Francia, Germania e Giappone (non in Polonia India e Corea, con rispetto parlando per questi onesti Paesi: in EUROPA occidentale!). E pure la Ford è meglio della Fiat. In un’Italia finto liberale e mercatista del Cavalier Berlusconi questa amara e secca verità dovrebbe essere detta. Ma non è conveniente forse neppure alla sinistra.

2- GIUGNO NEGATIVO PER LE VENDITE DI AUTO IN EUROPA. IN CALO LA QUOTA DI MERCATO FIAT
Dal “Sole 24 ore”

Giugno negativo per le immatricolazioni di nuove auto in Europa (paesi Ue27 + Efta), calate del 6,2% a 1.383.445 unità rispetto allo stesso mese del 2009, mentre il parziale dei primi sei mesi del 2010 é ancora in rialzo dello 0,6% a 7.495.520 unità rispetto allo scorso anno. Secondo i dati Acea, nella sola area Ue27, invece, le vendite sono diminuite in giugno del 6,9% a 1.341.092 unità, mentre nei primi sei mesi del 2010 rimangono positive dello 0,2% a 7.285.487 unità.

Vendite in calo in Germania (-32,3%), Italia (-19,1%) e Francia (-1,3%). Positivi invece i mercati di Spagna (+25,6%) e Regno Unito (+10,8%). Il maggior calo é stato segnato in Slovacchia (-40,6%), mentre il maggior incremento in Irlanda (+75,8%).

Il gruppo Fiat ha registrato nell’Europa a 27 un calo delle vendite del 20,8% 98.687 unità. Si riduce anche la quota di mercato che passa dall’8,7 al 7,4%, un dato che colloca la casa torinese al sesto posto tra i costruttori. Nei primi sei mesi le vendite sono scese del 10% a 598.382 unità, mentre la quota di mercato è diminuita dal 9,1 all’8,2 per cento.

Nel confronto con i risultati dell’anno scorso va considerato che allora, grazie agli eco-incentivi, Fiat Group Automobiles aveva ottenuto volumi e quote record. Anche in giugno, come già a maggio, il calo delle vendite del Gruppo in Europa è causato principalmente dalle minori immatricolazioni in Italia, dove il mercato globale ha registrato una contrazione del 19,1%, e in Germania, dove le immatricolazioni complessive sono scese del 32,3 per cento.

Passando in rassegna le altre maggiori case automobilistiche, in giugno sono calate dell’8,1% le immatricolazioni di Volkswagen, del 5,0% quelle di Peugeot, del 14,8% quelle del gruppo Ford, del 12,4% le immatricolazioni di Toyota, mentre c’é stato un saldo positivo invece per il gruppo Renault (+3,8%), per Bmw (+7,1%) e Nissan (+27,1%). La miglior performance mensile appartiene al gruppo Jaguar Land Rover con un +29 per cento.


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