Senza volerlo e forzarlo la mia passione calcistica ha avuto il sopravvento su Edo, sarà stato anche che ultimamente siamo andati a S.Siro a vedere due partite, di cui una pure serale (Milan-Roma, non ce l’abbiamo fatta però a vederla tutta).
E così una sera al ritorno dall’ufficio mi regala un suo “capolavoro”, una tipica azione sui campi di calcio, un calcio di rigore:
“allora papà, adesso ti spiego. Ascoltami. Questo è El Sharawi e sta tirando un calcio di rigore. In porta c’è Buffon.”
“Edo, il faraone è proprio lui, ma dimmi come mai non c’è il sole?”
“C’era papà, ma poi giocavano di sera e quindi non c’è più”
“Giusto”
“Edo me lo firmi? Così poi lo porto in ufficio e lo metto vicino all’altro disegno?”
“No, dai. Si, va bene te lo firmo, ma solo Edo!”
Non vogliamo ascoltarci in sottofondo De Gregori con “La leva calcistica della classe ’68″?