Disgregare per catturare l’istante: fabrizio ciuffatelli

Creato il 16 gennaio 2014 da Artisignexplosion @ArtisignExp

Sovrapposizioni di strati. Matite, acquerelli, macchie di colore, spruzzi d’inchiostro. Una visione che cerca di intrappolare la bellezza di un gesto, di un volto, di una movenza… di un ricordo. La disgregazione per catturare l’istante, per rendere l’immagine il più eterea possibile. Pittura su tela trasportata in digitale.

Questo è l’approccio all’arte di Fabrizio Ciuffatelli: illustratore, pittore e grafico con la passione per l’architettura. Uno che è cresciuto a pane e mostre. A quattordici anni frequentava già la Biennale d’arte di Venezia e sin da piccolo ha avuto la possibilità di viaggiare in lungo in largo per l’Europa, esperienza che gli ha fatto acquisire un’apertura mentale rispetto alla diversità. L’ispirazione la trova in ciò che lo circonda, perché ogni cosa può essere rubata con gli occhi. Anche se digitale, la sua pittura è frutto di anni di esperienza su tele con oli e acrilici. L’esigenza è quella di sperimentare l’“intrusione materica” partendo da un rapido schizzo a matita, che abbozza e crea un contorno, che viene trasferito sul computer invece che sulla tela.

Il sogno di Fabrizio Ciuffatelli? Trovare un gallerista per stampare le sue opere. La dimensione? Almeno 1,50mt x 4mt, perché alcune di queste opere nascono nella sua testa come immagini eteree, ed hanno bisogno di una certa grandezza e distanza per essere apprezzate meglio.

www.segniperiferici.it
www.behance.net/segniperiferici


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