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La lista della vergogna

Creato il 29 giugno 2015 da Cronachedallalibreria @MarinoBuzzi
Il nuovo sindaco di Venezia, appoggiato da tutto il centro destra, come suo primo atto politico ha ordinato il ritiro delle fiabe “arcobaleno” dalle scuole elementari e dagli asili. Questa vicenda assume una connotazione tutta politica in quella che ormai è diventata una vera e propria crociata contro l'educazione al rispetto e alla parità di genere. Nelle settimane precedenti il Family Day sono state dette nefandezze di ogni genere ed è stata gettata una enorme quantità di fango sulla scuola pubblica e sul lavoro di insegnanti e operatori scolastici. Si è detto, senza mai fare in nomi delle scuole e degli insegnanti che lo farebbero, che in alcune scuole si insegna la masturbazione ai bambini. Il MIUR ha persino dovuto mandare un'ispezione dopo che una preside aveva fatto girare una circolare, risultata poi basarsi su mere bugie, per avvisare i genitori del pericolo “gender”. Alcuni gruppi oltranzisti si sono inventati questa favoletta dell'ideologia gender per impedire che nelle scuole venga insegnata la parità di genere. Inutile obiettare che le Teorie (teorie non teoria) di Genere sono strettamente legate agli Studi di Genere e che nulla hanno a che fare con la falsa e inesistente Ideologia Gender che questa gente va pubblicizzando. Si è fatto, a mio avviso, un danno irreparabile all'interno della scuola pubblica ma la vicenda ha messo in evidenza anche la violenza ideologica di certi gruppi e, soprattutto, l'isterismo sessuofobo che alcune persone vivono e impongono agli altri. Purtroppo questa gente, invece di trovare esponenti politici ragionevoli in grado di arginare il fondamentalismo, ha trovato esponenti politici che, in malafede e per un pugno di voti, sta cavalcando la follia estremista. È un danno, e lo dico da ateo convinto, anche per tutte quelle persone credenti, coloro che vogliono uguaglianza e che vorrebbero una chiesa dal volto umano.Questa crociata contro le persone omosessuali e contro la parità di genere e l'educazione al rispetto nei confronti del sesso opposto è sfociata, grazie al sindaco di Venezia, in una lista di proscrizione dei libri.Ma quali sono questi pericolosissimi libri “gender”?Probabilmente il neo Sindaco di Venezia non ne ha idea, aveva fatto una promessa per accaparrarsi i voti dei fondamentalisti e della destra e ha deciso di mantenerla. Credo che, al di là del credere o meno al gender, siano ben altre le cose da fare per tutelare una città come Venezia.In ogni caso la lista di proscrizione contiene titoli come: Il sonnellino, Il dottore, Buon Compleanno (LAPIS), Più ricche di un re, Piccola storia di una famiglia, Qual è il segreto di papà, Il Bell'anatroccolo (Lo stampatello), Pezzettino (Babalibri), Il pentolino di Antonino (kite Edizioni),  Dov è il mio papà? (Editoriale Scienza), Di mamma ce n'è una sola, Che forza papà (Fatatrac), Ninna nanna per una pecorella (Topipittori), Diverso come uguale (Becco Giallo), Se io fossi te (Il Castoro) A caccia dell'orso (Mondadori), Tutti diversi tutti uguali (Gribaudo). Non mancano testi come: Piccolo Blu, Piccolo Giallo (Babalibri), Nei panni di Zaff (Babalibri) Piccolo uovo (Lo Stampatello). Sono solo alcuni dei 49 titoli presi di mira dal neo sindaco di Venezia. È chiaro che questa iniziativa è pericolosissima, si tratta di una inutile, dannosa, violenta caccia alle streghe che non riguarda solo le persone omosessuali ( solo pochissimi libri toccano direttamente il tema dell'omogenitorialità) ma riguarda la libertà di TUTTE le persone. La stessa libertà che gruppi come le sentinelle vanno rivendicando spesso nelle piazze e che poi vorrebbero togliere agli altri. Io credo che tutte le persone che amano la democrazia e la libertà dovrebbe intervenire aiutando la scuola pubblica a mantenere la propria indipendenza. Il governo deve intervenire per fermare questa vergognosa crociata. Il prossimo passo quale sarà? Bruciare i libri?
Fonti:
Internazionale 
Il Libraio
La Repubblica
Il mattino di Padova
La Nuova di Venezia Mestre
Huffington Post

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