Lo spettacolo finale a Disneyland Paris - © 2015 Giovy
Non mi sarei mai aspettata, da me stessa, di scrivere qualcosa su un viaggio a Disneyland Paris. In primis perché ho pensato di andarci mille volte ma davo sempre la precendenza ad altre zone. In secondo luogo io e i parchi non siamo mai andati tanto d'accordo ma, ve lo dico in tutta sincerità, ho avuto occasione di ricredermi durante un week-end a Parigi e ho capito che Disneyland è sì un luogo dove portare i bimbi ma, dal mio punto di vista, è soprattutto un luogo da grandi.Oggi vi spiego il perchè!
Una decina di giorni fa mi ritrovavo, sul tardi, a preparare un bagaglio a mano per volare a Parigi qualche ora dopo. Da lì all'arrivo a Disneyland Paris il passo è stato breve.
Ci ho messo circa un'oretta a lasciare che l'atmosfera del parco si prendesse qualche pezzo della mia mente ma, non appena successo, ho capito quanto mi stesse facendo bene essere lì.
I cosidetti "Disney Adults" sono un segmento importante dell'interesse verso il parco.
Io ne sono l'esempio lampante: sono cresciuta con le principesse Disney un po' vintage, diciamo.
Cenerentola, Biancaneve e Aurora sono le "mie" principesse, capaci di non essere mai spodestate dalle nuove, per quanto belle e brave possano essere.
Per me Elsa è bella ma Aurora lo è di più.
Lo stesso vale per certi personaggi: Topolino, Pippo, Paperino e Pluto per me sono imbattibili.
Quali sono le ragioni che possono portare un adulto a Disneyland Paris?
Io vi dico le mie.
1) Recuperare il seme della fantasia
Fantasia e creatività, per un adulto senza figli, sono spesso abbinate solo alle mansioni lavorative.
Una giornata (o due) a Disneyland Paris aiutano a lasciar andare la mente e farla respirare.
2) Ritornare bimbi e dimenticarsi che i personaggi sono animati da umani.
O da attori.
Al passaggio della Magic Parade pomeridiana, alla vista di Mary Poppins io ho detto "quanto è bella Mary", dimenticandomi per un momento che si trattava di un'attrice.
Disneyland è un luogo che aiuta il sogno ad avvolgerci come una coperta. Non importa l'età!
3) Star Wars e Twilight Zone
Prima che Twilight identificasse storie di vampiri un po' emo, esisteva una serie tv americana detta Twilight Zone, in italiano "Ai confini della realtà".
I Disney Studios, parco adiacente al Disneyland Paris, ha la capacità di trasportare chi conosce questo telefilm nella sua vera e spettacolare (o dovrei dire spettrale) atmosfera.
E che atmosfera!
Per quanto riguarda Star Wars, un'attrazione di perfetta origine anni '90 è capace di regalare grandi emozioni... solo a chi ha ben presente l'evoluzione delle tecnologia!
Certe esperienze sembrano fatte apposta per chi ha dai 30 anni in su!
4) Il gusto Disney nel piatto
Ambientazioni, atmosfera e mondi magici sono 3 punti fondamentali sui quali sono costruiti anche alcuni ristoranti dei due parchi.
Super-degno di nota, per me, è il Blue Lagoon, che si trova all'interno del mondo dei Pirati dei Caraibi. Cucina dal tocco tropicale e grande cura dei particolari fanno di questo luogo un mondo perfetto, capace di farti dimenticare che sei all'interno di un parco.
Stesso discorso per il Bistrot chez Remy, nella zona degli Studios, dove tutto sa di Parigi e dove si riesce davvero a capire cosa si provi ad essere degli esserini piccoli.
Nota d'obbligo: i migliori menù sono quelli non per bimbi.
5) Resistere all'acquisto compulsivo del gadget
Forse, e dico forse, gli adulti sono più bravi a resistere all'acquisto compulsivo del gadget.
Consilio personale: datevi un budget e non superatelo... ve lo dice una che stava tornando a casa con una spada laser a grandezza naturale. Non l'ho fatto solo perché non me l'avrebbero fatta passare in aeroporto!
6) Emozionarsi senza pensare alle conseguenze e a chi ci sta attorno
Io, e lo sapete, sono una che si concede spesso e volentieri all'emozione ma non mi sarei mai aspettata una simile reazione durante la visione dello spettacolo finale, quello durante il quale ho scattato la foto che vedete come copertura del post.
Quello spettacolo da solo vale il viaggio fino a Disneyland Paris e tutto ciò implica,
Si tratta di un qualcosa che non può essere descritto ma che, come scrissi proprio la sera in cui mi trovavo nel parco, trasforma il parco in un luogo che ricorda la forza e il potere delle favole.
Ci sono stati momenti in cui mi sono chiesta "ho smesso di crederci oppure ho solo chiuso quel cassetto per il momento?"
Il susseguirsi di luci dello spettacolo finale mi ha portata quasi alle lacrime e mai ne sono stata più felice.
Ora qualche consiglio di ordine pratico per visitare Disneyland Paris
1) Organizzatevi per tempo e se potete scegliete un giorno feriale
2) Prendetevi il giusto tempo: prenotate uno degli hotel del parto (io ho dormito all'Hotel New York e mi ci sono trovata molto bene)
3) Arrivate in treno al parco: la stazione è vicinissima a tutto e non serve proprio usare la macchina in questa zona.
Se siete adulti e pensate che Disneyland Paris sia una perdita di tempo, ricredetevi e concedete voi stessi e il vostro tempo ad un mondo che sa di favola e che aiuta a dimenticare qualsiasi realtà quotidiana ci circondi.
Spesso, un po' di sano divertimento spensierato ha un effetto più benefico di una Spa.
Pensateci... e partite!
E comunque... da grande voglio fare quella che impersona Alice nel paese delle meraviglie alla parata. Ve l'ho detto!