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Oggi in Italia abbiamo duemilioni e novecentomila disoccupati e il 36% di questi sono giovani, dicono. Il dato peggiore dal 2004.
Questi sono i dati ufficiali, ma come tutti i dati ufficiali sono molto inferiori a quelli reali.
E’ così per quanto riguarda qualsiasi statistica ufficiale: a partire delle statistiche delle donne violentate, le quali, molte, non denunciano il delitto subito.
Anche i violentetati dal lavoro, spesso, per dignità, non dichiarano di essere senza lavoro, e dicono, piùttosto, che sono in prepensionamento, in attesa di pensione, reduci da accordo col datore di lavoro.
Questo succede soprattutto tra i lavoratori che spesso sfuggono alle statistiche ufficiali, perché appartenenti a categorie di cui non si occupano neppure i sindacati.
Insomma, da questi dati mancano i figli di un dio minore, me compreso.
Nonostante ciò il dato è pur sempre allarmante.
Questo accade nonostante lo spread si stia abbassando a livelli considerati sopportabili.
Direi piuttosto che invece accada proprio perchè lo spread sta scendendo, in quanto il calo dello spread è dovuto alle manovre e alle riforme del governo. Riforme che hanno sacrificato lavoratori lasciandoli senza stipendio e senza pensione straffottendosene della disoccupazione procurata e del disagio morale di chi è rimasto vittima di tali situazioni.
Riforme che hanno considerato giusto e necessario tutto questo perché, ci hanno spiegato da buoni professori, la società italiana ed europea possa ripartire con la ripresa.
Poi se la gente si spara, si impicca, si dà alla delinquenza (furti e varie sono aumentati del 20% dall’anno scorso), a questi governanti e loro complici, non li riguarda. Tanto è vero che quando qualcuno si spara perchè non riesce a pagare le tasse, il presidente del consiglio va sì a fare una visita di conforto, ma la va a fare all’ufficio esattore delle tasse, per solidarietà.
Chi si è ammazzato, infatti, è solo un agnello sacrificale.
IL CRONISTA
Disoccupati? Agnelli sacrificali
Tags: agnelli, agnelli sacrificali, disoccupati, disoccupazione, gaetano rizza, governo, il cronista, manovre, riforme, ripresa, Società, youtube
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