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La disoccupazione in Italia sta toccando livelli altissimi: tra disoccupati “dichiarati” e coloro che non cercano più lavoro, i cosiddetti “scoraggiati”, in tutto sono oltre 4 milioni di persone.
Poi ci sono circa 3-4 milioni di precari: quindi siamo a 7-8 milioni di persone che non hanno lavoro o hanno un lavoro scadente e malpagato.
Questa appena descritta è una situazione “esplosiva” che si “riversa” sicuramente anche nel panorama elettorale determinando le “sorprese” degli ultimi tempi.
Una situazione quella dei disoccupati e dei precari italiani che rischia di trasformarsi in una vera e proria “emergenza” da affrontare perchè potrebbe diventare anche “pericolosa da gestire”.
Pensiamo alla Spagna dove c’è una situazione peggiore della nostra e vediamo bene a cosa sta portando: manifestazioni continue, agitazioni di piazza e scene di guerriglia urbana.
Sabato c’è la manifestazione del NO-Monti Day e per la paura di infiltrazione di violenti che possano far degenerare le cose sono state prese misure straordinarie come per esempio il divieto di parcheggiare e la rimozione dei cassonetti dell’immondizia nelle zone che saranno attraversate dalla manifestazione. Quindi si sviluppa come vediamo anche “un clima di paura e terrore per quello che può succedere”.
Lo “show mediatico” non parla molto di tutto ciò mentre si concentra su altri temi: ogni tanto si riportano i numeri o si accenna al problema ma poi finisce tutto nell’oblio.
La disoccupazione e il mondo dei precari sono un problema impellente da risolvere e da ridurre nelle sue dimensioni: una “catastrofe” a cui porre rimedio al più presto per l’equilibrio sociale.