Sta suscitando la rabbia dei suoi sostenitori l’arresto dell’ex primo ministro delle Isole Mauritius Navinchandra Ramgoolam per motivi finora sconosciuti.
Secondo fonti di stampa locali si tratterebbe per il momento di un fermo ai fini di interrogatorio; alla notizia, disordini fra militanti del governo e dell’opposizione sono scoppiati nelle strade della capitale Port Louis.
A dicembre il partito di Ramgoolam era stato pesantemente sconfitto alle urne in occasione delle legislative; una sconfitta pesante a un voto che avrebbe potuto sfruttare, in caso di vittoria, per le sue aspirazioni alla presidenza, ma accettata pienamente.
A prendere il posto di Ramgoolam è stato Anerood Jugnauth che, con la sua alleanza di centro-destra, ha ottenuto 47 dei 62 seggi del Parlamento.
Il quotidiano Le Mauricien ipotizza che l’arresto sia legato a un caso di furto avvenuto nel 2011 in una proprietà su Ramgoolam in merito al quale l’ex primo ministro avrebbe fornito una versione falsata agli inquirenti.
Navinchandra Ramgoolam è figlio di Seewoosagur Ramgoolam, ‘padre della nazione’ per averla guidata verso l’indipendenza (1968).
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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