di Simone Provenzano
Disorientato e perso.
Capita, o può capitare, di rimanere disorientati e persi.
foto paesionline.it
I motivi possono essere veramente molti, infiniti, sarei portato a dire.
È una delle tante situazioni che come esseri umani non possiamo precluderci.
Disorientati significa letteralmente mancanti di orientamento, come se avessimo perso la nostra personale bussola. Come se all’improvviso percorrendo una strada che pensi di conoscere molto bene ti ritrovassi in un luogo dai paesaggi sconosciuti in cui non si riconosce più niente.
Improvvisamente perso.
Ed è completamente inutile guardarsi intorno alla ricerca di punti di riferimento, in questi casi non esistono, non ne troveremo.
È l’inaspettato dietro l’angolo, la novità inattesa.
Succede e può succedere che si provi paura. Che venga voglia di correre, di scappare in una direzione qualsiasi. Una fuga irrazionale, dettata dalla paura, dal terrore. Come bambini impauriti. Spersi.
Sono sicuro che comprendete e avete riconosciuto l’esperienza che sto descrivendo. Sicuramente l’avete provata sulla vostra pelle.
Le certezze che crollano, i programmi e le aspettative che vanno a farsi fottere.
A chi non verrebbe voglia di scappare verso luoghi sicuri, verso posizioni conosciute?
Purtroppo non si può.
Scappare da queste situazioni serve soltanto a perdersi ancora di più.
Allontanarci, non voler vedere, cadere preda della paura trasforma il luogo nuovo che stiamo visitando da inaspettato a labirintico.
Finisce che ci perdiamo in esso cercando qualcosa che non esiste più. La vecchia strada, la vecchia cara e conosciuta situazione. Non esiste più.
Come al solito l’unica cosa sensata che possiamo fare in questi momenti è vivere il presente. Cogliere l’occasione, continuare ad andare avanti.
Non si tratta di ricominciare ancora una volta da capo, non è un fallimento.
È un continuare, un proseguire.
Solo che la strada è nuova.
È giusto che ci faccia paura.
Non è giusto che questa paura ci fermi.
P.S.
Se mentre leggi questo breve post stai passando uno di questi periodi, sai a cosa mi riferisco, è fresco in te il dolore e la paura, sai che indietro non si torna. Non piangere sul latte versato, vivi il presente, guarda al futuro.
Se mentre leggi non stai vivendo uno di questi periodi tutto questo ti sembrerà qualcosa di lontano e confuso. Sono felice per te, ricorda solo che perdersi è perfettamente normale, fa parte delle normali esperienze della vita umana. Non aver paura della paura.