È una vicenda che rappresenta in modo acuto il malessere italiano. La durezza delle continue richieste economiche di Equitalia sta sconvolgendo molte persone. Non è certamente un gesto giustificabile, ma, da troppo tempo la cronaca ci riporta casi disperati che sono arrivati anche al gesto estremo a causa dell’impossibilità di far fronte alle cartelle esattoriali.
In uno stato psicologico tesissimo, l’uomo minaccia di suicidarsi, vuole parlare con la stampa, poi con Monti. I carabinieri tentano di calmarlo. Sei ore di incubo. ” Non ce la faccio più” continua a ripetere, mentre fuori la gente si accalca e la notizia comincia a rimbalzare negli organi informativi. Lo stallo è proseguito per ore, poi Martinelli, cede. Prima libera l’ostaggio e dopo si arrende.
Quest’azione si inquadra in un clima di forte risentimento che si sta gonfiando sempre più, nei confronti delle Agenzie delle Entrate e di Equitalia. Una miscela esplosiva di tasse, dichiarazioni dei redditi, imposte, che ha risvegliato l’odio contro coloro che esercitano la professione dei riscossori, visti come strozzini insensibili.
Cosa sta succedendo al nostro paese? La morsa delle tasse fa saltare il tappo?
I tragici gesti aumentano: chi si da fuoco, chi prende in ostaggio delle persone, chi si suicida. Tante, troppe, storie individuali, emblematiche. Sono la mancanza di lavoro, l’impossibilità di mantenere una casa, una famiglia, la pressione fiscale, le ragioni che hanno spinto molti italiani verso queste scelte estreme.
È un chiaro segnale che gli italiani onesti, non ce la fanno a pagare il debito causato da una politica sconsiderata.
Vicende umane che raccontano in modo crudo, questa triste Italia, stretta nella morsa della crisi per colpa di una politica sprecona e ingorda che ci ha condotto sul lastrico e ora le famose “lacrime e sangue” richieste agli italiani, stanno diventando una concreta realtà.