Dal 12 dicembre al 30 gennaio 2016 - ore 19.30, la galleria Muratcentoventidue Artecontemporanea prosegue il suo programma espositivo con " Dispersal", la prima mostra personale in Italia di Nicène.
Nata a Sfax nel 1976 , Nicène Kossentini attualmente vive e lavora a Tunisi. Dopo essersi diplomata all'Istituto Superiore di Belle Arti di Tunisi ed essersi laureata all'Università Marc Bloch di Strasburgo, ha frequentato corsi e seminari presso il Centro Nazionale di Arti Contemporanee Le Fresnoy e l'Ecòle de l'Image Les Gobelins in Francia. Attualmente insegna Cinema sperimentale all'Università di Tunisi. L'artista, che lavora principalmente nel campo della fotografia e del video, affronta nel suo lavoro le problematiche della società tunisina che deve convivere con una memoria che tende a congelarsi e perdersi.
Cerca di scoprire i legami perduti e le verità sepolte della sua cultura e delle sue origini, catturando, nei suoi video, immagine dopo immagine, la lenta trasformazione di persone e cose.
Il suo interesse si rivolge alla società tunisina e ai modi in cui questa cerca di negoziare tra memoria e oblio, tra ciò che la memoria tende a cancellare e ciò che riesce a preservare. Ogni opera è un invito a entrare in simbiosi con uno spazio di vita che appare indefinito e sospeso. L'artista crea atmosfere singolari con scenografie minimaliste, mettendo in evidenza i contrasti con l'uso del bianco e nero . I suoi video catturano luoghi e volti per istinto, ipnotizzando lo sguardo dello spettatore che resta in attesa di un evento imminente. Il lento, deliberato, movimento della fotocamera ripristina la dimensione fenomenologica del tempo per suggerire meglio la sensazione di avere a che fare con un luogo strano ed enigmatico.
Kossentini ha partecipato a numerose personali e collettive in Tunisia, Europa e Africa.
Recentemente, gli eventi della primavera araba e la rivoluzione dei gelsomini hanno influenzato il suo lavoro. Nella serie " They abused her by saying......" (2012), la stessa donna, senza volto, si ripete in più immagini, affrontando la questione dell'oppressione femminile. In gran parte del suo lavoro, ci sono anche riferimenti a ribellione e speranza come in Boujmal (2012) in cui le immagini di vecchi ritratti della madre, della nonna e della bisnonna si stagliano in trasparenza sullo sfondo del lago salato Boujmal, nella città natale di Sfax. In questa serie di paesaggi temporali, Kossentini esplora esperienze di solitudine e perdita e, attraverso le immagini della sua famiglia e della sua terra, evoca il "giardino segreto" della sua casa, e, con esso, i "giardini segreti" che risiedono in ciascuna di noi.
Kossentini propone in questa mostra quattro video e una videoinstallazione Heaven or Hell che si ispira al film sperimentale "Anémic Cinéma" che Marcel Duchamp realizzò nel 1926. L'artista ha usato un motivo geometrico spesso visibile nelle ceramiche che decorano le pareti degli edifici più antichi in Tunisia. Nella video animazione, questo motivo geometrico ruota, e nel suo movimento a spirale si scompone, fino ad assumere una nuova forma e un nuovo ordine. Riprendere e rivisitare queste forme, spesso utilizzate nel contesto di un'arte tradizionale, è importante, a parere dell'artista, che intende inserire l'arte contemporanea in Tunisia all'interno della storia dell'arte del proprio paese. Le immagini si associano a un paesaggio sonoro che evoca il suono di passi di soldati in marcia o gli applausi di una folla. È la metafora o l'immagine della "primavera araba": il video mostra le ansie e le preoccupazioni sepolte nell'inconscio collettivo rispetto a una perdita culturale in corso e un futuro incerto.
Kossentini esplora la storia della sua famiglia e del suo paese anche in Revenir, un'altra delle opere in mostra, un video in cui una spettrale figura appare in una vecchia fotografia di famiglia.
In Stories l'artista riflette sulla trasmissione della memoria collettiva. Recupera frammenti di storie che sua nonna era solita raccontarle prima che morisse: leggende e storie che sono state trasmesse di madre in figlia, di generazione in generazione e che ora stanno a scomparendo nella moderna società araba.
Il video Myopia riflette sulla complessità dell'atto del guardare, sui limiti della nostra capacità di osservare la realtà e interpretarla, suggerendo che ciò che vediamo è frutto di una visione assuefatta e conforme a idee generalmente condivise. Nel video una mappa complessa di un centro urbano aderisce alla retina dell'occhio che appare in primo piano, creando un confine immaginario: la disabilità dello sguardo in questo caso riflette la fragilità degli esseri umani di fronte al dominio delle convenzioni.
Infine, piccole onde distorcono e confondono fino a dissolverla l'immagine di un pianista in uno dei primi video dell'artista, La Disparition.
Muratcentoventidue-Artecontemporanea Via G. Murat 122/b - Bari
Inaugurazione Sabato 12 dicembre 2015, ore 19.30
Orario di apertura dal martedì al sabato o su appuntamento dalle 17.00 alle 20.00
Info 393.8704029 - 392.5985840 - mailto:[email protected] - www.muratcentoventidue.com
https://www.facebook.com/MuratcentoventidueArtecontemporanea
Museum of Modern Art. Tunis, Tunisia
The British Mueum, London, England
Fondation Blachère, France
Sindika Dokolo Foundation, Luanda, Angola
Kamel Lazaar Foundation. Tunis, TunisiaRosige Zukunft. Ifa-Galerie. Berlin, Germany
Chkoun Ahna. Carthage Museum. Tunis, Tunisia
Festival Miradas de Mujeres. Madrid, Spain
AIVA. Angelholm International Video Art Festival. Angelholm, Sweden
Frontières. B'chira Art Center. Tunis, Tunisia
Dégagements. Institut du Monde Arabe. Paris, France
2011 Photoquai. Biennale de photo de Paris. Musée Quai Branly. Paris, France
Magreb Dos Orillas. Circulo de Bellas Artes. Madrid, Spain
Traversée. Palais des Archevêques. Narbonne, France
No Sky, No Earth. Snow Falls Ceaselessly. Dar Mima, Tunisia
2010 Dialogue Among Civilizations. Durban, South Africa
Ils l'ont leurrée en disant... La boîte Espace d'art contemporain. Tunis, Tunisia
Split. Darb Centre. Cairo, Egypt
2009 Aftermath. The 25th Alexandria Biennial. Alexandria, Egypt
Forms and Topographies: African Cityscape in Flux. Berlin, Germany
La Rue. Ammar Farhat Gallery. Tunis, Tunisia
Périfériks. Centre d'art Neuchâtel. Neuchâtel, Switzerland
The 2nd Thessaloniki Biennal of Contemporary Art. Thessaloniki, Greece
Looking Inside Out. Kunstnernes Haus. Oslo, Norway
1st International Video Art Festival. AllArtNow. Damas, Syria
2008 Reorientations. Contemporary Arab Representations. Brussels, Belgium
Le portrait. Ammar Farhat Gallery. Tunis, Tunisia
Liteside Festival. Amsterdam, The Netherlands
Without Borders.Thirtieth Biennial of Art of Pontevedra. Pontevedra, Spain
Fifth Mediterranean Biennial of Arts. Tunis, Tunisia
2nd Edition of the International Meetings of the Photography. Fes, Morocco
Women of Images: Private Space. Museum of Boulogne. Billancourt, France
L'Art au féminin. Museum of Contemporary Art. Algiers, Algeria
2007 The City and Beyond. African Meetings of Photography. Bamako, Mali
Women of Images: Private Space. Museum of Tunis Kheireddine Palace. Tunis, Tunisia
2006 The Revealed Image. Orientalism / Contemporary Art. Museum of Tunis Kheireddine Palace. Tunis, TunisiaThe Flight of the Butterfly or the Myth of Icarus Revisited. Curated by Christine Buci-Glucksmann. Selma Feriani Gallery. Tunis, Tunisia
Histoires en 5 Haltes. Curated by Djalila Cadi-Hanifi. Urban installation. Algiers, Algeria
2012 Paraître. Galeria Sabrina Amrani. Madrid, Spain
2011 Boujmal. Selma Feriani Gallery. London, UK
2010 They Abused Her By Saying. La Boite-Espace d'Art Contemporain. Tunis, Tunisia
2009 What Water Gave Me. Ammar Farhat Gallery. Tunis, Tunisia
Selected Group Exhibitions
2015 Moving Image Art Across the Arab World highlights Curated by Diana Baldon and Rachael Rakes. Malmö Konsthall, Sweden
Entre nosotros (Between us) Video Art from the Middle East and North Africa in a global culture Curated by Sabrina Amrani. Etopia Center for the Arts and Technology. Zaragoza, Spain.
2014 Please rewind !. Sabrina Amrani Gallery. Madrid, Spain.
Songs of Loss and Songs of Love. Curated by Sam Bardaouil and Tim Fellrath. Gwangju Museum of Art. Gwangju, South Korea
Recreational Purpose. Bahrain National Museum. Manama, Bahrain
The Divine Comedy; Heaven, Hell, Purgatory by contemporary African artists. MMK Museum für Moderne Kunst. Curated by Simon Njami. Frankfurt, Germany
2013 Portraits. Selma Feriani Gallery. London, UK
25 years of Arabic Creativity. Institut du Monde Arabe. Paris, France
Still Fighting Ignorance & Intellectual Perfidy. Pori Art Museum. Finland
Selected Solo Exhibitions