Mi chiamo Esaurino Ortu, ho 60 anni ed abito ad Alessandria. Anche io ho il diritto di vivere. Mi trovo in condizioni disperate, sono vedovo e sono solo come un cane. Non ho più famiglia: quattro anni fa è morta mia moglie per un tumore al seno. Sono in grosse difficoltà economiche. I servizi sociali di Alessandria non fanno niente per aiutarmi a sopravvivere, fanno scaricabarile, dal presidente agli addetti: sembra quasi che ti obblighino a lasciarti morire dalla disperazione. Ogni volta che vado a chiedere aiuto la loro risposta è sempre la stessa: “Non possiamo”. Mi hanno spiegato perché negli anni della malattia di mia moglie mi era stato dato un aiuto economico di mille euro, serviti per comprare farmaci e cure. Allora mi ripetono. “Ci spiace, ma se prima non ci restituisce ciò che le abbiamo prestato non possiamo darle altro aiuto”. Se io avessi soldi ed un lavoro non andrei a chiedere loro aiuto. Sono stato sfrattato, l’inverno è alle porte e non so che cosa sarà della mia vita. Entro il 5 gennaio 2011 dovrò lasciare la casa. Sarei persino disposto a vendere un rene se potesse servire. Vorrei solo avere un lavoro.