La bellissima Charlene Wittstock, oggi Principessa Serenissima del Principato di Monaco, è rientrata, secondo indiscrezioni, insieme a Sua Altezza Serenissima il Principe Alberto di Monaco prima della fine della luna di miele. Il matrimonio, celebrato con sfarzo ed eleganza il 1 e il 2 luglio, che avrebbe dovuto rimettere “in piedi” e dare lustro e risalto alla famiglia Grimaldi, sembra dare, invece, i primi segni di cedimento: come un enorme gigante dai piedi d’argilla. La coppia volata in Sudafrica per il viaggio di nozze subito dopo i festeggiamenti, invece di stare insieme e passare momenti indimenticabili, non hanno trascorso nello stesso albergo il loro soggiorno.
Ebbene sì, hanno dormito separati.
Secondo le fonti del Now City Press, uno dei quotidiani più autorevoli del luogo, i due hanno dormito separati da 16 chilometri di distanza. Alberto di Monaco avrebbe soggiornato da solo nella splendida suite preparata per i due giovani sposi, Charlene avrebbe scelto una suite più economica. Durante la visita ufficiale in Sudafrica, i fotografi e la stampa tutta hanno fatto pressing alla neo coppia affinché si baciassero in pubblico; per Charlene è stato quasi uno sforzo, visto che non voleva cedere alla richiesta e, quando il Principe Alberto si è accostato baciarla, lei ha girato il volto porgendogli la guancia e lanciando uno sguardo nel vuoto, a metà strada tra la disapprovazione per ciò che stava accadendo e un pieno senso.
Sembra che si stia disegnando, delineando, tracciando non più il proseguimento di una favola fatta d’amore e d’incanto, di fortuna e di sogno, ma l’ennesimo scandalo per la famiglia dei Reali di Monaco. I risultati del test del DNA non sono stati ancora rivelati, ma qualora fossero positivi e dimostrassero la supposta paternità, confermerebbero anche il tradimento pieno ed incondizionato di Sua Altezza Alberto II, avvenuto tra l’altro, in pieno periodo di fidanzamento con Charlene.
Staremo a vedere cosa ancora esprimeranno gli occhi di questa Principessa dal volto d’incanto ma dallo sguardo perennemente triste ed amareggiato.
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