Dissipàre
Dal latino dissipare, composto di dis- ‘dis-, dispersione’ e supare ‘gettare’; propriamente ‘spargere qua e là’.
Anche, antico, discipàre.
Verbo transitivo [io dìssipo, antico dissìpo, ecc.].
1. (letterario) Spargere in varie direzioni.
(antico) Sbaragliare.
2. Disperdere, dissolvere (anche figurato): il sole dissipò la nebbia; dissipare le calunnie.
(letterario) Consumare, annientare: dissipa tu se lo vuoi / questa debole vita che si lagna (Montale).
3. Consumare sperperando, dilapidare: dissipare le proprie sostanze.
4. Sciuoare inutilmente: dissipare il proprio tempo.
5. (fisica) Operare una dissipazione di energia o di calore.
Dissipàrsi
Verbo intransitivo pronominale.
1. (raro) Consumarsi: le sue ricchezze si sono dissipate in breve tempo.
2. Disperdersi, svanire (anche figurato): tutti i suoi sospetti si dissiparono.
Una (parola) giapponese a Roma
Partouze [par'tuz]
Voce francese, derivato di partie ‘incontro’.
Anche partouse.
Sostantivo femminile invariabile.
Orgia, specialmente basata sullo scambio dei partner.
Si dice dìssipo, perché dissìpo è il modo antico di accentare la parola.
"GLI ELETTI DEL M5S AL PARLAMENTO SI VESTINO DI BIANCO IL PRIMO GIORNO"
Titolo di un post sul blog di Beppe Grillo.