Annaspava il filosofo
nella gora interiore,
dopo aver contemplato
l’abisso della disillusione.
Ma l’altro, il precoce
Teddy boy, non immaginava
che le pale del mulino
della barbarica urgenza
fossero mosse dal flusso
inarrestabile del sangue,
cattivo per calunnia.
Natura naturante, cannibalica
natura, madre incosciamente
sadica, catena trascinata
dalla degenerante legge
del potere che si propone
come ordine naturale.
Pallida Pallade, libero arbitrio
della conservazione, Ofelia
sciagurata, ambigua morte
per terra consacrata.