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Distanze in edilizia: ecco i criteri di misurazione tra fabbricati

Creato il 16 dicembre 2013 da Ediltecnicoit @EdiltecnicoIT
Distanze in edilizia: ecco i criteri di misurazione tra fabbricati

Quali sono i criteri di misurazione delle distanze in edilizia? L’articolo 9 del decreto 1444/1968 prescrive che la distanza minima assoluta di 10 metri debba intercorrere tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti. Ma cosa significa?

Abbiamo chiesto chiarimenti all’arch. Romolo Balasso, presidente del Centro Studi Tecnojus e autore, insieme all’avv. Pierfrancesco Zen, dell’apprezzato volume Il regime delle distanze in edilizia, pubblicato per i tipi Maggioli Editore.

“La misura della distanza”, spiega Balasso, “è da riferire, per espressa previsione letterale della norma, dalle pareti di edifici che si fronteggiano. Si tratta di una misura da parete a parete senza considerare scale, terrazze e corpi aggettanti non corrispondenti a volumi coperti, anche se destinati a estendere e ampliare la consistenza del fabbricato, come invece accade per le costruzioni civilistiche”.

Anche la Corte di Cassazione è intervenuta sul tema dei criteri per la misurazione delle distanze in edilizia tra fabbricati. Con la sentenza 7285/2005, per esempio, la Suprema Corte asserisce che la misura della distanza si applica, in analogia con la distanza prescritta dall’art. 873 c.c., soltanto alle pareti che si fronteggiano e la misurazione deve essere effettuata in modo lineare e non radiale (o a raggio), come invece previsto in materia di vedute (art. 907 c.c.).

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La distanza tra fabbricati non si determina in modo radiale. Facendo avanzare verso il confine in linea retta le pareti non si incontrano in alcun punto

Sempre la Cassazione, con la sentenza 2975/1998, scrive che la misurazione lineare del distacco, sempre limitatamente alle pareti che si fronteggiano, deve essere eseguita in linea perpendicolare (ortogonali) tra fronti diversi.

schema distanze 021 400x319 Distanze in edilizia: ecco i criteri di misurazione tra fabbricati

L’edificio B fronteggia l’edificio A per il principio della reciprocità e non per il ricorso a criterio di misurazione della distanza in senso radiale

Ricordiamo ai nostri lettori che questi approfondimenti e altri ancora possono essere reperiti anche nella nostra Pagina Speciale Distanze in Edilizia.

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