Non volevo parlarne, perchè secondo me di certi orrori meno si parla e meglio è. Non vorrei mai che parlarne, anche se male, non facesse altro che pubblicizzarli, ma non sono riuscita a contenermi.
La casa editrice Centauria pubblicherà a febbraio i primi sei Distillati di libri Best sellers e i titoli che sono finiti sotto l'accetta, letteralmente sono: Uomini che odiano le donne di Stieg Larsson, Venuto al mondo di Margaret Mazzantini a dicembre, Il dio del fiume di Wilbur Smith e La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano a gennaio, Le parole che non ti ho detto di Nicholas Sparks e Il socio di John Grisham. Il noir nordico di Larsson passa da 600 a 240 pagine e il romanzo della Mazzantini viene accorciato da 400 a 200 pagine. Come?
Semplice, tagliando intere scene dai romanzi, e per tirare via la metà della pagine, capirete che taglieranno molto. Possono benissimo affermare, e lo hanno fatto, che hanno mantenuto intatta la storia ma non prendiamoci in giro, dipende da cosa intendiamo per storia. Se secondo loro mantenere intatti i dialoghi principali di un libro e togliere tutto il resto significa mantenerne il cuore e il significato di un libro, allora sono degli illusi oppure mentono a se stessi o mentono al pubblico. Una delle tre cose. Perché un libro scritto ed edito col benestare dell'autore in una certa forma, se perde quella forma, cessa di essere quel libro. Questa è la verità oggettiva, e non ne esiste un'altra. Se da un lenzuolo tolgo della stoffa in eccesso fino tagliarne via la metà, cosa mi rimane davanti, un lenzuolo? No, un fazzoletto o al massimo un foulard! Cioè una cosa completamente diversa.
I lettori lottano da anni contro i tagli che a volte i libri subiscono in fase di traduzione, ed ora devo vedermi arrivare in edicola dei libri tagliati in modo molto ma molto più pesante e con la motivazione proprio che viene fatto per incoraggiare la lettura? No, ma stiamo scherzando? Se uno vuole leggere legge un libro sia lungo che corto, se non vuole leggere non legge e basta. Questo è quello che succede. Se si vuole incoraggiare veramente la lettura bisognerebbe diminuire il prezzo dei libri, non il numero delle loro pagine. L'unica cosa che questa iniziativa rischia di incoraggiare è il taglio libero dei libri.