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Distribuzione della ricchezza, come Investire secondo l'indice Gini

Da Investireoggisicuro

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Dagli anni 60 ad oggi la ricchezza si è spostata nelle mani di un gruppo sempre più ristretto di persone.

 

Questo processo di concentrazioni può essere misurato da un particolare indice statistico, chiamato indice di Gini.

 

Tale indice misura la quantità del carattere quantitativo trasferibile (denaro in particolare) detenuto da una singola unità statistica.

 

Se tutto l’ammontare del carattere è detenuto da una singola unità statistica, l’indice Gini è uguale a 1, ossia si ha la massima concentrazione; se invece si ha equa distribuzione (ossia tutte le unità statistiche presentano lo stesso ammontare del carattere) il valore dell’indice è uguale a 0.

 

Nella società odierna l’indici Gini, tranne per alcuni paesi (Brasile per esempio), è più spostato verso la massima concentrazione, in particolare per le politiche economiche avviate nei lontani anni 80.

 

Come si può sfruttare a livello di Investimenti questo processo?

 

Se si segue l’indice di Gini si supponga che esistano solo due classi sociali, i ricchi, una cerchia ristretta e con molto denaro, e i poveri, estremamente numerosi e con poco denaro.

 

Come investire allora?

 

Il settore del lusso ma anche la grande distribuzione, ossia quelle catene di negozi che offrono prodotti ad un prezzo molto economico.

 

Un esempio può essere Wall Mart


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o anche il gruppo Carrefour, francese quotato sul CAC 40, che ad oggi si presenta ad un prezzo estremamente basso.

 

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SCRIVI la tua domanda al dott. Jacopo Bozzi (L'ESPERTO RISPONDE)

 



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