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DISTURBO DELLA QUIETE PUBBLICA - Richard Yates

Creato il 16 luglio 2015 da Lalettricerampante
Come forse molti di voi, ho conosciuto Richard Yates qualche anno fa grazie al libro Revolutionary Road. Grazie al film, in realtà, pur non avendolo visto. “Il film che riunisce Kate Winslet e Leonardo Di Caprio dopo Titanic”, così era stato presentato da molti. E non che gli facesse poi tutto sto grande onore.
Io però sono partita dal libro. E lì mi ero fermata. Forse la mia conoscenza della letteratura americana era un po’ limitata, forse ero un po’ troppo giovane per leggerlo e capirlo davvero, e forse il mio inglese non era ancora sufficientemente solido per leggere il libro in lingua originale. Fatto sta che Revolutionary Road mi aveva un po’ annoiata. Mi ero resa conto, certo, che anche la noia fosse funzionale alla trama, per raccontare al meglio quel senso di insoddisfazione che ancora oggi a un certo punto nasce in molte coppie. Però, ecco, quella lettura non mi aveva spinta ad affrontare altri libri di Richard Yates.Ma ora sono cresciuta, ho scoperto una buona parte della letteratura americana del novecento e contemporanea, e apprezzato alcuni dei suoi più grandi rappresentati (Carver, tra tutti), e quindi era il momento di dare a Yates una seconda possibilità. Tutto questo ovviamente mi è venuto in mente dopo che una mia carissima amica mi ha prestato Disturbo della quiete pubblica.
DISTURBO DELLA QUIETE PUBBLICA - Richard Yates
Siamo di nuovo nella middle class americana tra gli anni '50 e gli anni ’60. Siamo dentro a una famiglia che all'apparenza dovrebbe essere perfetta e, sullo sfondo, c’è pure l’ascesa al potere di Kennedy, con tutte le speranze che portava con sé. Eppure qualcosa non va. John Wilder ha quasi quarant'anni e non è felice. Non riesce ad esserlo, con una moglie bruttina, un figlio adolescente che parla poco e un lavoro in cui è bravissimo ma che non gli piace per nulla. Voleva lavorare nel mondo del cinema, lui. Fare il produttore cinematografico. Non certo diventare quello che è diventato. E un giorno questa sua insoddisfazione, aiutata anche da una buona dose di alcool, esplode, con risultati catastrofici per la sua vita famigliare e per la sua sanità mentale.
Richard Yates è bravo a mettere in risalto tutte le incongruenze e le ipocrisie della “perfetta” famiglia americana. È bravo a trasmettere il senso di insoddisfazione del suo protagonista e a renderlo adatto ad ogni tempo e ad ogni contesto. Già, perché John Wilder potrebbe essere ognuno di noi.Questa è forse la cosa che più mi ha colpito. Il fatto che se non venisse citato Kennedy, non si parlasse di guerre e non fossero inseriti altri riferimenti storici precisi, Disturbo della quiete pubblica potrebbe essere stato scritto oggi e non nel 1975.
Questo libro mi è piaciuto davvero tanto. Per lo stile di Yates, per il modo in cui riesce a descrivere l’infrangersi del Sogno americano e per il fatto che, alla fine, non da’ colpe né giudizi. Sicuramente leggerò altro di questo autore. A partire forse proprio da quel Revolutionary Road, che si merita decisamente un’altra possibilità.
Titolo: Disturbo della quiete pubblicaAutore: Richard YatesTraduttore: Mirella MiottiPagine: 248Editore: BEATAcquista su Amazon:formato brossura:Disturbo della quiete pubblicaformato ebook:Disturbo della quiete pubblica

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